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MotoGP, GP Europa 2020: i promossi e bocciati. Suzuki superiore alla concorrenza, Yamaha sprofonda a Valencia

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Il Gran Premio d’Europa 2020 si è concluso con la doppietta trionfale della Suzuki, ormai stabilmente sul podio alla luce di una evidente superiorità tecnica rispetto alla concorrenza. Joan Mir ha preceduto il compagno di squadra Alex Rins, aggiudicandosi il primo successo in MotoGP e ipotecando il titolo iridato quando mancano due gare al termine del campionato. Ottime prestazioni anche da parte di KTM con Pol Espargarò, Miguel Oliveira e Brad Binder nella top7, mentre sprofonda Yamaha tra problemi di affidabilità e controprestazioni dei singoli. Andiamo a scoprire dunque nel dettaglio i promossi ed i bocciati del Gran Premio d’Europa 2020 di MotoGP a Valencia.

PROMOSSI

Suzuki: Domenica trionfale e storica per la casa di Hamamatsu, che ottiene la prima doppietta in MotoGP ipotecando nel frattempo il titolo iridato con Joan Mir. Il maiorchino chiude il cerchio della sua stagione e centra il suo primo successo della carriera in top class, precedendo sul traguardo il compagno di squadra Alex Rins grazie ad una gestione ottimale e ad un passo semplicemente mostruoso. Suzuki attualmente è l’unico team che parte per vincere e per salire sul podio con entrambi i piloti in tutte le gare.

Pol Espargarò: Gara fantastica. Non può nulla contro le due Suzuki ma comunque tiene duro in terza posizione fino alla bandiera a scacchi senza staccarsi e resistendo al tentativo di rimonta di Nakagami nel finale. Weekend super per lo spagnolo della KTM, che porta a casa il quarto podio stagionale dopo aver centrato sabato una meravigliosa pole position (la seconda del 2020) sul bagnato.

Takaaki Nakagami: Rivelazione di questo finale di campionato. Il giapponese tiene alta la bandiera della Honda (nel giorno del 12° posto di Bradl e delle cadute di A.Marquez e Crutchlow) con una gara in progressione che gli permette di arrivare davvero vicino al primo agognato podio della carriera in MotoGP. Eguaglia comunque il suo miglior risultato stagionale (4°) e si candida ad un ruolo da protagonista in vista di Valencia 2.

Brad Binder: Gara silenziosa ma di grandissima sostanza e qualità. Il sudafricano della KTM chiude 7° a 10″ dal vincitore, ma è protagonista di una rimonta davvero notevole dopo essersi ritrovato 16° al quarto giro a causa di un long lap penalty inflittogli per aver tamponato Miller in occasione dell’ultimo GP ad Aragon. È autore del miglior giro assoluto della gara in 1’31″884 al 22° passaggio, con gomme ormai a fine vita.

BOCCIATI

Yamaha: Weekend da incubo per la casa di Iwata. Nessuna Yamaha nelle prime dieci posizioni al traguardo di una gara a dir poco disastrosa per tutte le M1. La scarsa affidabilità ha affossato le speranze iridate di Maverick Vinales (13° partendo dalla pit-lane per l’utilizzo di un motore extra) e ha messo fuori dai giochi Valentino Rossi dopo quattro giri, ma in generale tutti i piloti hanno fatto molta fatica sul passo.

Ducati: Domenica anonima per la casa di Borgo Panigale, che si è silenziosamente sfilata dalla lotta per un titolo mondiale mai realmente alla portata. Il 6° posto di Jack Miller e l’8° di Andrea Dovizioso riflettono in pratica il rendimento medio stagionale sull’asciutto della Ducati (a parte un paio di acuti di Zarco e Bagnaia) lontano dal Red Bull Ring, ma il ritardo dal podio è davvero troppo elevato.

Fabio Quartararo: Il francese tenta il tutto per tutto fin dalle prime curve, andando a caccia delle Suzuki là davanti, ma commette un errore e cade nel primo giro compromettendo la gara e con ogni probabilità anche le sue residue chance iridate. Bilancio disastroso di -23 da Mir a Valencia 1 (riesce a racimolare due punticini grazie ai tanti ritiri), il nizzardo del Team Petronas ha ormai gettato alle ortiche un campionato che ha comandato a lungo.

Franco Morbidelli: Unico pilota Yamaha protagonista di una gara “regolare” fino al traguardo, chiude 11° a 17″ di ritardo dal vincitore. Gara disastrosa per il romano del Team Petronas, che ha faticato oltremodo sul passo anche a causa di un problema legato alla pressione delle gomme. Il pessimo risultato di Valencia 1 lo mette fuori dai giochi per il Mondiale, con qualche rimpianto per alcuni episodi negativi che gli sono costati davvero tanti punti.

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erik.nicolaysen@oasport.it

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Foto: Lapresse

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