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Nuoto, ISL 2020: match 10 (seconda sessione). Super Martinenghi nei 100 rana, Federica Pellegrini quarta nei 200 sl

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Cala il sipario sulla prima fase della International Swimming League. La Champions League del nuoto in corsia, in vasca corta, a Budapest (Ungheria) ha visto la vittoria dei Cali Condors con il punteggio di 558.0 davanti agli LA Current (495.0), ai London Roar (398.0) e agli Aqua Centurions (255.0).

Tutto come previsto per la compagine di base a San Francisco con i due alfieri Caeleb Dressel e Lilly King decisamente convincenti. L’asso americano ha monopolizzato la scena nei 100 stile libero, vinti in 45″56 a precedere l’azzurro Alessandro Miressi (46″23) degli Aqua Centurions, e nei 100 misti (50″48). Da par suo King devastante nella rana con il crono di 1’03″15 nei 100 metri a precedere la giamaicana Alia Atkinson (1’04″43) e l’azzurra Martina Carraro (1’04″54), dei London Roar e degli Aqua Centurions, mentre l’altra azzurra Arianna Castiglioni è giunta quinta in 1’04″61 (AQC). Sono poi arrivati i sigilli per la compagine americana nei 200 stile libero di Townley Haas (1’41″84), nei 200 farfalla donne di Hali Flickinger (2’04″46), nei 100 dorso donne di Olivia Smolica (55″92), nella 4×100 stile libero mista e nelle Skin Race di King, dominatrice della rana come detto. Giusto sottolineare, nelle prove a eliminazione, la doppietta dei LAC con Ryan Murphy e Dylan Carter, che si sono dimostratati estremamente superiori nel dorso. Skin Race nelle quali si sono cimentate anche Martina Carraro e Arianna Castiglioni, giungendo rispettivamente terza e quarta nell’overall. Dal punto di vista cronometrico, eccezionale Eddie Wang che ha stabilito nei 200 farfalla uomini vinti da Tom Shields (1’49″78) il nuovo record del mondo junior di 1’50″14.

Rimanendo in casa Italia, Nicolò Martinenghi ha dimostrato di godere di un grande stato di forma. Dopo aver vinto i 50 rana ieri, il varesino ha concesso il bis nuotando in 56″46 il proprio personale ed essendo l’unico atleta ad abbattere il muto dei 57″. Bene anche Fabio Scozzoli, secondo in 57″23 e bella doppietta degli Aqua Centurions. Ovviamente, altra situazione da osservare con attenzione è stato il ritorno nei 200 stile libero di Federica Pellegrini. L’azzurra, ferma tre settimane circa per il Covid-19, è giunta quarta con il crono di 1’55″10 nella prova vinta dalla talentuosa britannica dei London Roar Freya Anderson (1’52″25). Una prestazione comunque da accogliere col sorriso visto quanto ha passato. In chiave azzurra da citare i piazzamenti di Matteo Rivolta nei 50 farfalla (quinto in 22″77), vinti dal compagno di squadra degli Acqua Centurions Szebasztian Szabo (21″86) che si è tolto la soddisfazione di battere Dressel, e nei 100 dorso (7° in 50″78), nella specialità in cui si è imposto Murphy (49″93).

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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