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MotoGP, le 5 risposte che dovrà darci il GP di Valencia. Mir può laurearsi campione del mondo? Yamaha e Ducati reagiranno?

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Il Mondiale 2020 di MotoGP e si avvicina ai titoli di coda. Spetterà nuovamente al Ricardo Tormo di Valencia (Spagna) ospitare un round del campionato, sede del penultimo atto. Sul palcoscenico iberico i protagonisti della classe regina spingeranno al 100% per massimizzare la loro prestazione e non avere rimpianti al termine della corsa domenicale. Gli spunti sono numerosi, andiamo ad analizzare i più importanti.

1 – JOAN MIR POTRA’ LAUREARSI CAMPIONE DEL MONDO IN QUESTO WEEKEND?

Dopo aver conquistato il primo successo in carriera nella massima cilindrata, lo spagnolo Joan Mir ha il primo match point per chiudere i giochi. L’iberico vanta 37 punti di vantaggio sui suoi più immediati inseguitori (Fabio Quartararo su Yamaha e il compagno di team in Suzuki Alex Rins) e per questo le possibilità di centrare l’obiettivo massimo ci sono tutte. Di seguito le varie combinazioni affinché Mir diventi campione:

  • Se sale sul podio, i risultati dei suoi avversari sono ininfluenti.
  • Se arriva quarto, quinto o sesto e Fabio Quartararo o Alex Rins non vincono.
  • Se arriva settimo e Quartararo, Rins o Maverick Viñales non vincono.
  • Se arriva ottavo, nono o decimo e Viñales non vince mentre Quartararo e Rins non fanno meglio di un terzo posto.
  • Se arriva 11° e Viñales, Franco Morbidelli o Andrea Dovizioso non vincono e Quartararo e Rins non fanno meglio di un terzo posto.
  • Se arriva 12°, 13° o 14° e Morbidelli o Dovizioso non vincono, Viñales non fa meglio di un terzo posto e Quartararo e Rins non vanno sul podio.
  • Se arriva 15° e Morbidelli o Dovizioso non vincono, Viñales non fa meglio di un terzo posto e Quartararo e Rins non fanno meglio di un quinto posto.
  • Se non va a punti ma con Morbidelli e Dovizioso che non fanno meglio di un terzo posto, Viñales non arriva sul podio, Quartararo e Rins non fanno meglio di un quinto posto.

2 – LA SUZUKI POTREBBE VINCERE IL TITOLO DEI COSTRUTTORI GIA’ DA QUESTO ROUND?

Un’annata incredibile della Suzuki che arriva all’appuntamento del Gran Premio de la Comunitat Valenciana con sette punti di vantaggio nei confronti di Ducati nella classifica costruttori. Pertanto ci sono delle concrete possibilità per centrare l’obiettivo, replicando quanto accaduto nel 1982. Se, infatti, il primo pilota della Casa di Hamamatsu riuscisse a conquistare almeno 18 punti in più rispetto al primo pilota Ducati, uno in più della miglior Yamaha e perdendo al massimo tre punti rispetto alla prima delle KTM, il sogno iridato si concretizzerebbe.

3 – LA YAMAHA RISORGERA’ DALLE SUE CENERI?

Parlare di un fine settimana difficile, quello vissuto nel primo round a Valencia, è chiaramente un eufemismo per la Yamaha. L’11° posto di Franco Morbidelli, come miglior piazzamento per la Casa di Iwata, è un chiaro segnale di insofferenza. Del resto, le penalità comminate alla squadra dei tre diapason per la sostituzione irregolare delle valvole sui motori di Jerez de la Frontera e per il sesto propulsore punzonato da Maverick Viñales (costretto poi a partire dai box) sono episodi da associare anche a un Valentino Rossi lasciato a piedi dalla M1. “Siamo lenti e poco affidabili“, aveva così sentenziato il “Dottore” al termine della gara valenciana. Ci si attende un riscatto, ma appare complicato che la scuderia giapponese possa cambiare lo spartito.

4 – LA DUCATI SARA’ ANCORA “ALLERGICA” ALLE MICHELIN?

Un altro degli interrogativi di questa gara riguarda il rendimento della Ducati. La Rossa ha confermato ancora una volta le sue difficoltà con le gomme e le deficienze classiche in termini di percorrenza acuiscono una situazione già di suo critica. Andrea Dovizioso, ora sesto nella classifica generale, spera di risalire la china, puntando alla top-3 di fine anno, ma appare un’impresa proprio per gli aspetti tecnici poco favorevoli alla Casa di Borgo Panigale.

5 – VALENTINO ROSSI A COSA POTRA’ PUNTARE?

Parlare di peggior anno della carriera di Valentino Rossi non è certo un dato ignoto. Tra i cinque ritiri e le gare saltate per Covid, il “Dottore” ha totalizzato appena 58 punti ed è 15° in classifica. Troppo brutta per essere vera questa situazione e per questo Valentino cercherà di puntare a una top-5 per ottenere punti e fiducia, dopo lo stop forzato per il contagio al Covid-19. Certo, spetterà ai tecnici della Yamaha supportarlo.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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