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Formula 1

F1, GP Turchia 2020: Mercedes favorita per la pole. Leclerc e la Ferrari a caccia della seconda fila

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Ci si prepara a delle qualifiche ricche di incognite nel tredicesimo appuntamento del Mondiale 2020 di F1. Il Circus ritrova qualcosa di già assaporato l’ultima volta nel 2011, ovvero l’Intercity Istanbul Park, una pista “made in Hermann Tilke” inaugurata nel 2005 e la cui ultima apparizione in calendario risaliva a nove stagioni fa. Un circuito di 5,3 chilometri, composto da 14 curve, di cui 6 a destra e 8 a sinistra che si affrontano in senso antiorario. Layout assai vario, caratterizzato da forti cambi di pendenza e curve particolarmente impegnative: una su tutte, la famigerata curva-8, con ben quattro punti di corda e un tempo di percorrenza che sfiora i sei secondi. Una bella sfida per il collo dei piloti.

Tuttavia, a questa descrizione va abbinata anche la constatazione di un nastro d’asfalto che non offre grip. E’ stato questo il vero dato emerso nel corso delle prove libere di ieri. Le macchine, infatti, non hanno trovato mai il corretto utilizzo degli pneumatici per le condizioni climatiche, abbinate a un asfalto rifatto e per di più bagnato poco prima della FP1 e della FP2, allo scopo di ripulire la pista dallo sporco. Il risultato, invece, è stato quello di complicare ancor di più la vita ai piloti, costretti a una guida quasi da rally per tenere in strada le monoposto. Ecco che, secondo i dati delle simulazioni, si è girato lontani di circa 5″ dal riferimento effettivo sul tracciato, un’enormità per una categoria di questo livello. Curioso il fatto che gli organizzatori, nel tentativo di porre rimedio alle criticità, hanno deciso di mandare in pista nella serata di ieri numerosi uomini al volante di auto a noleggio con l’obiettivo di gommare il manto stradale del circuito. Una soluzione che si commenta da sola.

https://www.oasport.it/2020/11/live-f1-gp-turchia-2020-in-diretta-fp3-e-qualifiche-ferrari-e-leclerc-allattacco/

Pertanto la prima domanda è la seguente: Mercedes favorite per la pole-position? Sulla carta sì. A livello di carico aerodinamico, i team dovranno trovare il giusto compromesso in quanto bisognerà essere molto veloci nei rettilinei, ma servirà parecchio carico per affrontare al meglio le curve di media-alta velocità. Da questo punto di vista, la W11 è stata la migliore di quest’annata, soprattutto nello sfruttare a dovere le mescole, visto anche l’uso del DAS. Nel day-1 le due Frecce Nere non si sono “sporcate le mani” per cui non si conoscono effettivamente le loro potenzialità, ma si può ipotizzare che il britannico Lewis Hamilton e il finlandese Valtteri Bottas abbiano le carte migliori del mazzo. Hamilton va a caccia della decima pole stagionale e del 98° centro in carriera nel time-attack.

Il rivale numero uno della scuderia di Brackley potrebbe essere l’olandese Max Verstappen. Il pilota della Red Bull è stato quello che ha meglio interpretato le difficilissime condizioni incontrate sul tracciato, precedendo tutti nelle libere. Difficile dire se possa davvero lottare per la p.1, ma sicuramente ci proverà per cercare di rovinare la festa a Lewis che in questo weekend ha l’opportunità di chiudere i giochi e di portarsi a casa il settimo titolo mondiale in carriera. E la Ferrari? La SF1000 ha fatto vedere un buon passo sia in configurazione da qualifiche che nella simulazione del passo gara. In particolare, il monegasco Charles Leclerc è parso particolarmente in palla, anche divertito dal dover guidare così al limite su un circuito che lui non conosceva. Charles ci ha messo poco ad apprendere le peculiarità della pista e dunque il suo target è quello della seconda fila.

Ci si aspetta anche un colpo di coda dal tedesco Sebastian Vettel. Il teutonico, infatti, pare aver trovato un po’ di feeling con la Rossa. Lo stint di gara messo in mostra a Imola era stato un indizio e ieri nelle prove libere vi è stata una conferma. Ora per Vettel sarà importante mettere insieme tutti i pezzi del puzzle e tirar fuori il meglio possibile nel time-attack per garantirsi l’accesso alla Q3 e qualificarsi in una posizione adeguata al suo potenziale.

A chiosa, giusto considerare il meteo. Nella giornata odierna il rischio pioggia è oltre il 20% sia nelle terze libere del mattino che nelle qualifiche del pomeriggio e non confortante il fatto che le temperature si abbasseranno, mai oltre i 14°C. Questo aspetto renderà, dunque, ancor più arduo trovare la messa a punto ideale con le gomme.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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