Skeleton
Skeleton, presentazione stagione 2020-21. Martins Dukurs e Jacqueline Lölling possono scrivere la storia. L’Italia vuole stupire
Nel weekend a Sigulda prenderà il via la Coppa del Mondo di skeleton. Il budello lettone sarà peraltro teatro di un double header, in quanto il calendario originale è stato modificato per rispondere alle sfide generate dalla pandemia di Covid-19. In particolare, il cambiamento più significativo ha riguardato la sede dei Mondiali, trasferiti da Lake Placid (Stati Uniti) ad Altenberg (Germania). La località della Sassonia sarà quindi teatro della manifestazione iridata per il secondo anno consecutivo, avendola già ospitata nel 2020. Bisogna tuttavia rimarcare come i Mondiali, pur essendo l’evento clou della stagione, non conferiscano punti valevoli per la corsa alla Sfera di cristallo, la quale (coronavirus permettendo) sarà assegnata sulla base di otto tappe.
Come detto, la prima e la seconda si disputeranno a Sigulda (Lettonia) negli ultimi due weekend di novembre. Dopodiché nel mese di dicembre avremo un secondo double header sulla pista di Igls (Austria). A gennaio assisteremo poi alla sequenza composta da Wintenberg (Germania), St. Moritz (Svizzera) e Königsee (Germania), dopo la quale andranno in scena le già competizioni iridate di cui si è già detto. Infine, la stagione si concluderà a marzo, in Cina, sul nuovissimo budello di Yanqing, dove nel 2022 saranno assegnate le medaglie olimpiche.
Andiamo dunque a vedere chi sono i favoriti e le favorite per la conquista della rispettiva Sfera di cristallo, nonché le prospettive dell’Italia, che ai Mondiali di Altenberg 2020 ha inaspettatamente conquistato la medaglia di bronzo nella prova a coppie miste grazie al tandem composto da Valentina Margaglio e da Mattia Gaspari.
UOMINI
In campo maschile la Coppa del Mondo, istituita nell’inverno 1986-87, è giunta alla sua XXXV edizione. Anche quest’anno verosimilmente si rinnoverà la sfida fra i “tre tenori”, ovvero Martins Dukurs, Alexander Tretiakov e Yun Sung-Bin.
Dukurs, trentaseienne lettone, è il più grande interprete nella storia della disciplina. Lo dimostra il fatto che dal 2009 a oggi abbia vinto 59 delle 100 competizioni di primo livello andate in scena! Non sorprende, quindi, che abbia messo le mani su 9 delle ultime undici Sfere di cristallo, compresa quella dello scorso inverno, sommatasi alle otto di fila conquistate tra il 2010 e il 2017. Il calendario peraltro dice bene al baltico, che avrà l’opportunità di disputare due gare sul budello di casa di Sigulda e altre due su quello di Igls, dove è spesso dominante. Dunque Dukurs va considerato il favorito principale per la corsa alla classifica generale, dove potrebbe raggiungere la doppia cifra in tema di successi.
Tretiakov, trentacinquenne russo, è lo storico rivale del lettone. L’atleta di Krasnoyarsk ha vinto due Coppe del Mondo a distanza di dieci anni (2008-09 e 2018-19), inchinandosi peraltro al baltico solo in extremis nell’inverno passato. Il coreano Yun è invece decisamente il più giovane del terzetto, avendo 26 anni, e a sua volta ha già una Sfera di cristallo in bacheca (quella del 2017-18). L’età sarebbe dalla sua, ma la scorsa stagione è stato battuto alla distanza da entrambi i più esperti rivali.
Riuscirà qualcuno a scardinare la suddetta triarchia? Ora come ora, il nome più caldo sembra essere quello del tedesco Felix Keisinger, ventitreenne in grande ascesa e vincitore degli ultimi due titoli iridati junior. Sarà interessante vedere se il ragazzo di Königsee sarà capace di crescere ulteriormente di livello, diventando un’alternativa credibile ai Big Three. Nel recente passato anche il russo Nikita Tregubov era apparso in grado di sfidare i tre tenori, in quanto aveva trovato picchi di rendimento di livello assoluto senza però avere costanza di rendimento. Il venticinquenne siberiano è tuttavia reduce da un inverno oltremodo deludente, durante il quale ha forse palesato difficoltà nell’adattarsi alla rivoluzione regolamentare voluta dalla federazione internazionale in tema di peso combinato atleta+slitta. Infine va rimarcato come, almeno all’inizio della stagione, non vedremo Axel Jungk, due volte sul podio della classifica generale di Coppa del Mondo. Il ventinovenne sassone non ha superato le selezioni interne alla squadra tedesca e sarà costretto a partire dal livello cadetto!
In casa Italia le chance di ben figurare sono riposte soprattutto in due atleti. Il primo è Mattia Gaspari, che tra il 2015 e il 2017 si era proposto a più riprese nelle prime dieci posizioni delle gare di Coppa del Mondo. Tuttavia, proprio alla vigilia della stagione olimpica di PyeongChang, per il cortinese è cominciato un autentico calvario provocato da una serie di ripetuti infortuni, a causa dei quali ha perso di fatto due inverni. Recuperata la salute, lo scorso 1° marzo è riuscito a mettersi al collo una clamorosa medaglia di bronzo nella gara a coppie miste dei Mondiali. L’età è ancora dalla sua (ha da poco compiuto 27 anni) e la speranza è quella di ritrovare il rendimento pre-infortuni, fatto che gli permetterebbe di ottenere svariati piazzamenti di prestigio.
L’altro azzurro da tenere d’occhio è il giovanissimo Amedeo Bagnis. Per il ventunenne piemontese l’obiettivo più ambizioso dell’inverno potrebbe essere quello di conquistare una medaglia ai Mondiali junior di St.Moritz, mentre in Coppa del Mondo il traguardo da puntare sarà quello di far breccia in quella top-ten già sfiorata lo scorso anno a Wintenberg e Igls.
DONNE
In campo femminile la Coppa del Mondo, istituita nell’inverno 1996-97, è arrivata alla sua XXV edizione. Il ruolo di donna da battere va giocoforza affidato alla tedesca Jacqueline Lölling, la quale ha messo le mani su 3 delle ultime quattro Sfere di cristallo (2016-17, 2017-18 e 2019-20). Nei prossimi mesi la venticinquenne di scuola Wintenberg avrà l’opportunità di entrare nella storia della disciplina, in quanto nessuna atleta è ancora riuscita a vincere per quattro volte la classifica generale. Prima della teutonica, l’unica a essersi issata a quota tre successi è stata la britannica Alexandra Hamilton-Coomber, dominatrice del circuito a cavallo del XX e del XXI secolo.
Dunque Lölling, dotata di una solidità con poche eguali, avanza la sua candidatura a diventare la più vincente di sempre. Tuttavia le avversarie non le mancheranno. Una delle più pericolose sarà proprio una connazionale, ovvero Tina Hermann, impostasi nella Coppa del Mondo 2015-16. La ventottenne di Königsee manca però di costanza ed è più donna da gara secca. Lo dimostra il bilancio alla voce ori iridati, dove comanda 3-1 nei confronti della più giovane conterranea.
Non andrà sottovalutata neppure la russa Elena Nikitina, vincitrice della Sfera di cristallo 2018-19 e cresciuta prepotentemente di colpi nell’ultimo biennio. La ventottenne moscovita sarà una seria candidata alla classifica generale, soprattutto se dovesse ridurre al minimo gli alti e bassi che hanno sovente caratterizzato la sua carriera. Lo stesso discorso può essere applicato all’austriaca Janine Flock, la quale ha in bacheca la Coppa del Mondo 2014-15. L’anno scorso la trentunenne tirolese si è inchinata a Lölling per una manciata di punti, concludendo sul podio sette gare su otto, senza tuttavia mai riuscire a vincere! Un’annata dai connotati curiosamente opposti rispetto a quelli da lei sempre avuti nelle stagioni precedenti. Difficile individuare altre serie pretendenti alla graduatoria assoluta. Possiamo aggiungere la veterana Mirela Rahneva, bulgara naturalizzata canadese, per due volte sul podio della classifica generale nell’ultimo quadriennio. Cionondimeno, difficilmente la trentaduenne di origine balcanica avrà il quid necessario per spuntarla.
In casa Italia, la punta di diamante della squadra resta la ventisettenne Valentina Margaglio, la cui ambizione sarà quella di classificarsi quante più volte possibile nelle prime quindici posizioni, cercando magari di far breccia nella top-ten in contesti particolarmente favorevoli, come occasionalmente già avvenuto più di una volta. Si vedrà quali potranno essere le prospettive della giovanissima Alessia Crippa, classe 2000, per la quale l’obiettivo sarà quello di farsi le ossa e accumulare esperienza in ottica futura.
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Foto: La Presse