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Sci alpino, l’Italia attende conferme di crescita dalle slalomiste già a Levi

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Sarà la stagione giusta per ritrovare il feeling con il podio che manca da quasi nove anni in slalom con le ragazze (Manuela Moelgg, 3a a Zagabria 2011)? Forse sì, forse no. Le slalomiste azzurre sono giovani, in crescita, talentuose, vogliose di mettersi in mostra, hanno sicuramente aperto un nuovo ciclo fin dalla scorsa annata, ma l’obiettivo principale della squadra italiana rimane quello di abbassare i pettorali di partenza e possibilmente portare due atlete nel primi gruppo di merito (leggi prime 15 della start list) per i Mondiali di Cortina 2021, oltre naturalmente alla veterana e capitana Irene Curtoni, che invece ha deciso di continuare per sognare un altro podio in carriera dopo quelli ottenuti tra gigante e parallelo: proprio in slalom, dove le manca ancora. Può farcela.

L’annata dello slalom scatta nel prossimo weekend con il doppio appuntamento di Levi, in Finlandia, dove le slalomiste italiane non hanno mai vinto né tanto meno sono salite sul podio. Non l’appuntamento ideale per brillare dato il pendio particolarmente dolce, in teoria, ma bando agli alibi. Si può fare bene anche in Lapponia. Dove ci sarà un esordio assoluto fra le sette azzurre in gara sulla pista “Black Levi” (prima manche alle ore 10.15, seconda manche alle ore 13.15 italiane in entrambe le occasioni con diretta televisiva su Raisport ed Eurosport).

Si tratta di Serena Viviani, ventunenne ligure di Genova, tesserata per le Fiemma Oro Moena, che in Coppa Europa vanta un diciannovesimo posto come migliore piazzamento nello slalom di Zell am See ottenuto nella passata stagione. Ennesimo prodotto del Comitato Alpi Occidentali che tante buone slalomiste “in erba” sta sfornando da almeno un lustro abbondante, così come quello Trentino. Nei giorni scorsi ha preso parte ai due slalom FIS di Solda (e lì ha brillato un’altra piemontese di grandi prospettive in cerca di riscatto dopo tanti infortuni, Carlotta Saracco), dove è giunta quinta nella prima occasione per poi ritirarsi nella seconda.

Confermato invece il quartetto composto da Irene Curtoni (alla nona presenza finlandese), Lara Della Mea, Martina Peterlini (in questi giorni in pista in Val Senales dopo un stop di un mese dovuto a una protrusione discale) e Marta Rossetti (rientra nelle prime 30 della start lista causa diversi ritiri/infortuni), a cui si aggiungono Marta Bassino e Federica Brignone, rispettivamente prima e seconda nel gigante di apertura della stagione a Soelden.

Obiettivo? Ci sbilanciamo: due atlete nella top 10. Irene Curtoni sta bene e vuole fortissimamente conquistare un podio anche nella ‘sua’ specialità, dato che lei nasce slalomista. Impresa non impossibile, tenendo conto che lo scorso hanno il terzo gradino del podio è stato appannaggio sempre di atlete diverse eccezion fatta per una “doppietta” dell’austriaca Truppe. Vlhova e Shiffrin sono invece sempre le favorite per disputarsi vittoria e secondo posto.

Marta Rossetti non è ancora al 100% della forma, ma la sta raggiungendo. Importante per lei confermarsi dopo le ottime prestazioni offerte un anno fa in Coppa del Mondo, la prima vittoria in Coppa Europa e il posto fisso conquistato nel circuito internazionale maggiore, così come Martina Peterlini, che però ha saltato un mese abbondante di preparazione causa problemi alla schiena e quindi non potrà essere purtroppo ancora al top. Lara Della Mea, da cui ci aspettavamo di più nell’ultima annata, sta sciando bene fin dall’estate ed è attesa a un’ottima gara, anche se il pendio non la favorisce. Brignone cerca il primo ingresso nella top10 in carriera in slalom, Bassino i primi punti tra i rapid gates, dato che partirà con un pettorale a ridosso del secondo gruppo, n.31 probabilmente. Per Viviani ecco l’esordio assoluto in Coppa del Mondo, non le si chiede la luna, ma non è impossibile sognare la qualificazione alla seconda manche, dato che a Levi la pista solitamente è ben preparata.

Siamo abbastanza certi che da questi nomi uscirà quello della slalomista che riporterà l’Italia sul podio nella specialità, ma forse occorre armarsi ancora di un po’ di pazienza perché ciò accada.

 

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Foto: Energia Pura

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