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Sci alpino: Mikaela Shiffrin, dubbi in Lapponia. L’incognita è la sfera emotiva. E in velocità…

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Tanti dubbi, poche certezze, Sì, la regina è tornata, ma qualcosa ancora non quadra. Mikaela Shiffrin è sbarcata in Lapponia lunedì nel primo pomeriggio, trovando subito condizioni difficili (leggi pioggia) e diverse problematiche da risolvere. L’allenamento nei pressi di Levi non sembra ottimale e non ci sono collegamenti tra l’impianto e la località da gara. Le navette per i trasporti quest’anno resteranno a riposo causa Covid-19 e si profila dunque un ulteriore costo aggiuntivo da affrontare. Non solo per lei, sia chiaro.

L’aspetto veramente incredibile della sua preparazione a singhiozzo, confrontato con il recente passato, è che ancora Mika non ha svolto un solo allenamento di velocità dall’ultima gara vinta a Bansko, lo scorso 26 gennaio, in superG. Solitamente in questo periodo dell’anno viaggia a pieno regime nello Speed Center di Copper Mountain, in Colorado, ma le condizioni della sua schiena e la modesta presenza di neve in loco stavolta lo hanno impedito. Inoltre non è riuscita nemmeno a compiere un volume significativo di lavoro in gigante e si è concentrata principalmente sullo slalom. La sua schiena, secondo l’allenatore personale Mike Day, “è a posto” e in realtà i problemi sono un po’ quelli di tutte, come spiega lo stesso coach USA: “Se sciate anche correttamente con quegli angoli, sotto carico, torcendo e piegando la colonna vertebrale, col tempo avrete problemi di schiena. E’ normale. Ma i dottori non hanno trovato nulla di particolarmente preoccupante“. Certo, la botta subita a Sölden in allenamento non ha aiutato la causa.

Sempre secondo l’entourage americano, Shiffrin in estate ha mostrato quello che i tecnici chiamano il livello A+, in slalom. Tradotto, significa… imbattibile. Ma pare che a Copper la sciata non fosse altrettanto stabile, anzi. In ogni caso, la sfida vera, e arriviamo al punto, riguarda la sfera emozionale. Sabato saranno passati 300 giorni dalla sua ultima gara in assoluto. E, parole sempre di Mike Day, se si tratta di sistemare “un problema alla schiena, sappiamo come muoverci. Ma quando bisogna confrontarsi con un dolore così grande, è impossibile sapere come uno si sentirà da un giorno con l’altro. In questo momento – ha proseguito Day ai media americani, da Levi – la mia speranza è che la sua schiena stia bene e possa tornare a divertirsi. Non mi interessano davvero i risultati: che vinca o perda, ci saranno molte lacrime”.
Sui programmi futuri nessuno osa sbilanciarsi.

Ma data la mancanza di allenamento in velocità, non è da escludere che Shiffrin salti le prime gare in superG o discesa, previste tra St. Moritz e/o Val d’Isere (dove non ha mai gareggiato, in velocità).

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Foto: LaPresse

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