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MotoGP

Moto3, GP Portogallo 2020: Tony Arbolino tenta il colpo a Portimao, la sfida iridata sarà infuocata

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Ne vedremo delle belle. Siamo alla vigilia dell’atto finale del Motomondiale e, se nella classe regina è tutto deciso al vertice, nella Moto3 e nella Moto2 tutto è ancora da fare. Nella minima cilindrata ci si presenta in una situazione di classifica decisamente interessante: lo spagnolo Albert Arenas guida con 170 punti, 8 in più del giapponese Ai Ogura e 11 in più di Tony Arbolino.

Il centauro del Team Snipers è tornato in auge grazie all’ultimo centro di Valencia e potrebbe giocare un tiro mancino a tutti. Certo, non sarà padrone del proprio destino in quanto per vincere il campionato non basterà solo vincere perché in quel caso Arenas dovrà arrivare 4° o peggio. Tuttavia, il livello di tensione sarà molto alto anche perchè sono tre i contendenti su di un tracciato che il Motomondiale, ufficialmente, non ha mai affrontato.

Immerso nella splendida cornice dell’Algarve, città portoghese situata sulla costa nel distretto di Faro, il circuito dell’Autódromo Internacional do Algarve è composto da 15 curve (nove a destra e sei a sinistra). Le traiettorie sono incredibili e il rettilineo permetterà ai piloti di tirare il fiato prima di affrontare la discesa della curva 1. Michael van der Mark, pilota del Pata Yamaha WorldSBK Official Team, ha definito questo tracciato come “Una delle piste più impegnative di sempre”. Ha tutto quello che si può chiedere a un tracciato: un lungo rettilineo, curve strette, curve veloci e incredibili dislivelli, insomma, ci sono tutti gli ingredienti necessari per un fantastico fine settimana d’azione.

A questi aspetti va aggiunto, come detto, la poca conoscenza della pista da parte di buona parte dei centauri. Una fattore che potrebbe essere decisivo nella sfida mondiale citata per la classe leggera in cui ci si augura che Arbolino sappia stupire e precedere i suoi rivali nello sprint finale. La gara della Moto3 sarà molto incerta, come al solito, e da considerare anche la variabile climatica, dal momento che le temperature potrebbero essere piuttosto basse. Non semplice per i piloti, quindi, girare in queste condizioni particolari di aderenza.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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