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Sci alpino, Federica Brignone e Marta Bassino: investire sullo slalom è davvero proficuo?

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C’è una domanda che serpeggia un po’ fra gli addetti ai lavori e riguarda la scelta di Marta Bassino e Federica Brignone di gareggiare di più in slalom in questa stagione (dovrebbero disputarli tutti): ne vale la pena?

Rispondere non è semplice. Intanto, c’è un dato di fatto: con un superG e due paralleli in meno, nessuna combinata in calendario nell’annata 2020-20201, per Marta e Federica, di fatto gigantiste-veloci, non esiste altra chance che gareggiare anche in slalom se si vuole puntare al podio finale della Coppa del Mondo, in un caso, o difendere la sfera di cristallo, nell’altro.

Per quanto riguarda Federica parliamo comunque di un’atleta che è andata a punti 14 volte in slalom nel circuito maggiore e vanta un 12esimo posto (a Semmering 2018) come miglior risultato, fermo restando che lo scorso anno a Killington la stessa valdostana sprecò un’opportunità enorme di entrare tra le prime 5, uscendo nella seconda manche. Da giovane Federica ha sciato poco o nulla in slalom, probabilmente le mancano un po’ le basi, ancora soffre di quelle inclinazioni laterali che ogni tanto la condizionano sul ripido, ma ha fatto comunque passi avanti enormi da questo punto di vista.

Marta, parole anche di papà-allenatore, Maurizio, in slalom è ben impostata. Certo, difetta di tanti passaggi e forse non ha mai creduto più di tanto nelle sue possibilità tra i rapid gates. Dall’ultima estate qualcosa è cambiato e lo si è visto anche nella prima manche di gara 1 a Levi, quando si è piazzata nona, per poi retrocedere in 18esima posizione. In gara due è uscita, quando stava sciando bene, dopo il 17esimo posto provvisorio di metà gara.

Il problema rimane: cosa fare? Intensificare i passaggi in slalom in allenamento e tralasciare qualcosa nelle altre discipline? Possibile, ma non accadrà, non avrebbe senso. Bisogna solamente insistere e vedere se poi i risultati arriveranno in questa specialità, pur con meno passaggi di altre atlete. Vista la situazione della pandemia mondiale, bisogna gareggiare ovunque perché non si può sapere quante e quali gare verranno portate a termine da qui a fine stagione. In più, in attesa che la FIS si decida a equiparare il numero di prove per disciplina, la Coppa del Mondo a oggi è sbilanciata più verso slalom/parallelo che non discesa/superG/combinata, e chi ambisce a un grande risultato finale non può tralasciare queste due specialità .

L’obiettivo per Brignone e Bassino resta sempre l’ingresso tra le prime dieci.

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