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Australian Open 2021: i giocatori potranno allenarsi durante la quarantena. Le qualificazioni in un’altra nazione?

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Gli Australian Open 2021 dovrebbero scattare lunedì 18 gennaio, ma il condizionale è d’obbligo. Il torneo di Melbourne, infatti, è in predicato di essere spostato di un paio settimane nel calendario ma, come se non bastasse, ci sono ancora numerosi dubbi sotto molti punti di vista, specialmente legati alla questione Covid-19 ed alla quarantena imposta dal Governo locale. Nelle ultime ore, però, qualcosa si è mosso. Todd Woodbridge, ex numero 1 al mondo nel doppio e ora commentatore ed intervistatore durante gli Australian Open ha svelato diversi scenari interessanti legati al primo Major della stagione. Ecco le sue parole riportate da LiveTennis.it:

“Abbiamo lavorato sodo per creare un buon protocollo sanitario. È logico che le autorità siano caute perchè hanno lottato duramente per contenere la pandemia negli ultimi mesi. Posso, però, negare che la quarantena sarà di 10 giorni. Sarà uguale per tutti, ovvero di 14 giorni. In quel frangente i tennisti potranno allenarsi e tornare in albergo in un ambiente controllato”.

Se, quindi, la questione legata alla quarantena sembra essere stata ufficializzata, rimane ancora in alto mare il discorso legato al torneo delle qualificazioni. Sempre secondo LiveTennis.it, infatti, alcuni spifferi giunti dall’Australia parlerebbe addirittura della possibilità di vedere svolgersi questi match in un altro Paese. Doha, Dubai e Singapore potrebbero essere le sedi alternative, essendo sedi classiche degli scali per i voli verso l’Oceania, andando a creare una “prima volta” davvero mai vista prima.

Come mai gli organizzatori degli Australian Open starebbero valutando questa soluzione così estrema? La loro idea sarebbe quella di ridurre al minimo i giocatori che vivrebbero all’interno della cosiddetta “bolla”. La pandemia sta costringendo a fare mille ragionamenti sul primo torneo del Grande Slam del 2021, ma avrebbe senso vivere qualificazioni in condizioni completamente diverse rispetto al torneo? La risposta l’avremo solamente nei prossimi giorni, con gli organizzatori australiani che devono anche decidere se posticipare di due settimane il torneo di Melbourne.

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