Ciclismo
Ciclismo, il 2020 senza acuti di Alberto Bettiol, seppure ad ottimi livelli. Nel 2021 l’attacco a Strade Bianche, Fiandre e Roubaix
Questo 2020 funestato dalla pandemia da Covid-19, ha sicuramente influito moltissimo sulla preparazione e la prestazione degli atleti, che hanno dovuto affrontare una stagione totalmente stravolta da un momento all’altro. Una stagione che, comunque sia, anche Alberto Bettiol ha cercato di onorare al meglio fino all’ultimo e di difendersi al massimo. Non ci sono stati grandissimi exploit, ma ha sempre cercato di essere protagonista ovunque.
L’annata era iniziata in maniera decisamente positiva per Bettiol, che aveva esordito all’Etoile de Bessèges vincendo la cronometro conclusiva, e sfiorando la vittoria finale, per poi terminare secondo alle spalle di Benoit Cosnefroy. Dopo una Parigi-Nizza pressoché sottotono, il lockdown ha fruttato un ottimo rientro alle corse per il toscano, che nella sua terra, precisamente alla Strade Bianche, è stato tra i protagonisti del finale di corsa, concludendo al quarto posto. Non è riuscito a riconfermarsi al Lombardia, e ha affrontato un Tour de France senza acuti ma anche senza affondi.
Al Mondiale di Imola ha aiutato a fondo il capitano Vincenzo Nibali per poi chiudere subito alle sue spalle. Giunto il momento delle sue amate classiche, ecco la bellissima prestazione alla Gand-Wevelgem e un meraviglioso quarto posto che ha fatto ben sperare per il Giro delle Fiandre, a cui ha preso il via come vincitore uscente. Ma quest’anno si è dovuto accontentare di essere protagonista e di chiudere nel gruppo inseguitore, appena fuori dalla top-10. Alberto Bettiol ci ha riprovato, ma era quasi impossibile, con degli avversari del calibro di Mathieu van der Poel e Wout van Aert, riuscire a confermare il titolo.
In vista di un 2021 ancora tutto da costruire, e con la speranza di percorrere la stagione come di consueto, Alberto resta sempre e comunque il pilastro italiano per eccellenza delle classiche monumento. E se tutto verrà confermato, la prossima primavera sarà propedeutica per il ventisettenne toscano, che sicuramente vedremo nuovamente protagonista nel suo amato Fiandre. Ma dopo tutto quello che ha dimostrato quest’anno tra Strade Bianche e Gand-Wevelgem, non sarebbe affatto male vederlo proiettarsi in queste due possibili e nuove ambizioni. E tornando al Fiandre, al nord, al pavé, non si può fare altro che nominare la Parigi-Roubaix per un possibile debutto coi fiocchi.
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