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F1, Jean Todt: “L’unica cosa che volevo è che Romain potesse parlare con sua moglie”

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Jean Todt, presidente della Federazione Internazionale dell’Automobile, ha raccontato a Motorsport.com’ che, a pochi minuti dall’incidente occorso al connazionale Romain Grosjean (Haas) in occasione del Gran Premio del Bahrain di domenica, ha ritenuto fondamentale mettere in contatto il pilota con la moglie.

Todt, uno dei primi a recarsi al Medical Center del Bahrain International Circuit, ha dichiarato: “Sono andato a vedere subito la sua condizione quando lo hanno trasportato centro medico. L’unica cosa che volevo è che Romain potesse parlare con sua moglie. Era importante.”

Il numero uno della FIA ha continuato il proprio intervento ed ha svelato alcuni retroscena della conversazione avvenuta all’ospedale di Manama, luogo in cui Grosjean è stato trasportato per ulteriori accertamenti. Jean Todt ha affermato di aver posto una domanda: “Allora, ti piace l’Halo?”.

Il dispositivo di sicurezza che ha salvato la vita al francese era stato infatti criticato dallo stesso Romain e da molti altri protagonisti del Mondiale di F1.Todt, principale promotore di questo innovativa protezione per la testa del pilota, ha proseguito il suo intervento dichiarando: “Non è stato l’unico ieri a commentare quanto fosse importante. Non mi interessa avere ragione. Desidero partecipare e prendere le decisioni giuste. Se sei convinto di una scelta devi difenderla anche se trovai la resistenza di alcune persone. Nonostante ci siano stati molti commenti negativi da più parti sapevamo che sarebbe stato un miglioramento. Questa è una strada da percorrere”.

Il 74enne ha chiuso il suo intervento sottolineando l’utilità dell’Halo anche in altre situazioni capitate in queste ultime annate: “Puoi capire tante cose dopo un incidente del genere, ma non è la prima volta. Nei momenti difficili, vedi come reagiscono le persone. Se non ci fosse stato l’Halo anche l’episodio di qualche anno fa di Charles Leclerc a Spa-Francorchamps avrebbe avuto conseguenze peggiori”.

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Foto:Shutterstock.com

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