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Sci Alpino

Sci alpino, pagelle di oggi: Italia in crisi in gigante. Perché non lanciare Giovanni Franzoni?

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Il gigante di Santa Caterina Valfurva (SO), valido per la Coppa del Mondo di sci alpino, ha visto prevalere il croato Filip Zubcic davanti allo sloveno Zan Kranjec ed allo svizzero Marco Odermatt. Non pervenuta la Nazionale italiana, per la quale si acuisce una crisi sempre più profonda. Andiamo a scoprire i voti della gara odierna.

PAGELLE GIGANTE SANTA CATERINA, SCI ALPINO

Staff tecnico dell’Italia, 4: la crisi è sotto gli occhi di tutti. Se nelle discipline veloci le sorti di un intero movimento si reggono su Dominik Paris (con l’auspicio che torni presto quello di prima dopo l’infortunio e che, soprattutto, emerga qualche nome nuovo…) ed in slalom si può fare affidamento sul talentuoso Alex Vinatzer, in gigante regna invece l’assoluta mediocrità. I piazzamenti odierni, peraltro, non rendono giustizia al potenziale di Luca De Aliprandini e Giovanni Borsotti, soprattutto il primo capace a più riprese di piazzarsi nella top10. Tuttavia le lacune tecniche sono evidenti. “Sono andato in salita“, ha spiegato lo stesso De Aliprandini al termine della prima manche, aggiungendo che “in queste condizioni non me la sento di rischiare“. Gli azzurri si aggrappano eccessivamente sugli spigoli, restano in curva una frazione di secondo di troppo rispetto agli avversari. Se su fondi ghiacciati si possono limitare i danni, su una neve fresca come quella odierna tale sciata si rivela controproducente, per usare un eufemismo. Difficile, tuttavia, andare a risolvere lacune di questo tipo in atleti ormai maturi, la maggior parte dei quali intorno ai 30 anni, poco più o poco meno. E qui viene da chiedersi perché non si conceda fiducia ai pochi giovani che si intravedono all’orizzonte. Con tutto il rispetto per i bravi Sorio, Baruffaldi, Nani, Tonetti, Zingerle e Hofer, non è su questi atleti che si potranno cementare le basi di un futuro vincente. Nei primi due giganti di Coppa Europa si è messo in buona evidenza Giovanni Franzoni: a Gurgl ha ottenuto un decimo ed un settimo posto. Non male per un ragazzo classe 2001 dalle prospettive intriganti. Peraltro, rarità assoluta per il panorama italiano, si tratta di un polivalente: nella passata stagione giunse quinto in superG ai Mondiali juniores (e 13° in discesa), mentre in Coppa Europa fu secondo nella combinata alpina di Sella Nevea. Attenzione: nessuno afferma che Franzoni sia il salvatore della Patria nell’immediato. Non ha ancora debuttato in Coppa del Mondo ed oggi, con ogni probabilità, avrebbe fatto fatica a qualificarsi per la seconda manche. Ma almeno avrebbe iniziato a fare esperienza, a respirare l’atmosfera del circuito maggiore, prendendo consapevolezza delle carenze tecniche su cui dovrà lavorare. Confrontarsi con i migliori al mondo non può che far bene, aiuta a maturare e ‘farsi le ossa’. Lo staff tecnico ha peccato di prudenza, perdendo forse un’occasione.

Filip Zubcic, 9: vince con una rimonta perfetta. Ha rischiato all’inverosimile e gli è andata bene. La struttura fisica molto potente del croato si è rivelata decisiva su un pendio tutt’altro che impegnativo. In un contesto in cui non emerge un vero e proprio dominatore, può ambire a giocarsi la Coppa del Mondo di gigante.

Zan Kranjec, 8,5: impressiona nella prima manche, quando il suo vantaggio sarebbe stato anche più ampio senza uno sbilanciamento a poche porte dal traguardo. Tirando le somme, proprio in quel frangente ha perso la gara. Il secondo posto resta un risultato prestigioso.

Marco Odermatt, 8: un terzo posto dopo la guarigione dal Covid-19. Il giovane fenomeno svizzero andrà ora monitorato nella velocità: se iniziasse a macinare podi anche in discesa e superG, allora saremmo di fronte ad un serissimo pretendente alla sfera di cristallo generale, obiettivo a cui in ogni caso darà molto presto la caccia.

Alexis Pinturault, 6,5: non brilla il francese, che nella seconda frazione finisce lungo di linea a più riprese e fatica a trovare il ritmo. Eppure guadagna terreno nei confronti di un irriconoscibile Kristoffersen. Il transalpino, ad ogni modo, ha perso smalto in gigante rispetto a qualche stagione fa, quando ricopriva il ruolo di principale antagonista di Marcel Hirscher: resta uno dei migliori in assoluto, pur in un contesto molto più equilibrato. Considerando l’assenza di combinate in calendario, è in slalom che si giocherà una fetta importante di questa Coppa del Mondo. E’ possibile comunque che emerga qualche velocista, come già accaduto peraltro nella passata stagione.

Aleksander Aamodt Kilde, 6,5: nono posto e punti pesanti in cascina. Sta limitando i danni da formichina in questo avvio di stagione, in attesa di potersi cimentare finalmente in discesa e superG.

Henrik Kristoffersen, 4: 22° e grande sconfitto di giornata. Considerando che anche in slalom il norvegese fatica a primeggiare come un tempo, le premesse non sono incoraggianti sul sentiero verso la sfera di cristallo.

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federico.militello@oasport.it

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Foto: LaPresse

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