Formula 1
F1, Sergio Perez regala un successo storico al Messico e alla Racing Point! Russell danneggiato dal pasticcio Mercedes, naufragio Ferrari
Sergio Perez fa saltare il banco in Bahrain e conquista in maniera a dir poco clamorosa la sua prima vittoria in carriera, aggiudicandosi un memorabile Gran Premio di Sakhir 2020. Il messicano della Racing Point, al 10° podio in F1, si è reso protagonista di una rimonta leggendaria dopo essersi ritrovato in fondo al gruppo in 18ma posizione al termine di un primo giro in cui è stato centrato da Charles Leclerc (subito out insieme a Verstappen). Completano il podio più incredibile del campionato Esteban Ocon (2° con la Renault, prima top 3 in carriera) e Lance Stroll (3° con l’altra Racing Point). Domenica da incubo per la Ferrari, che resta a bocca asciutta con il 12° posto finale di Sebastian Vettel e con il ritiro di Leclerc.
La gara comincia con la fantastica partenza di Russell, che brucia Bottas dal lato sporco e gira in prima posizione in curva 1. Il finlandese fa un errore in curva 2 e crea il caos, facendosi attaccare da tutti. Leclerc prova a sfruttare l’occasione ma esagera, andando al bloccaggio e colpendo in pieno un incolpevole Perez (che riesce comunque a rientrare ai box montando gomma media), mentre Verstappen finisce contro le barriere per evitare il contatto. Subito out dunque al primo giro due grandi protagonisti come Verstappen e Leclerc.
L’ingresso della Safety Car neutralizza la classifica con Russell in testa davanti a Bottas, Sainz, Ricciardo, Kvyat, Stroll, Gasly, Ocon, Vettel (da 13° a 9°) e Norris (partito 19°) nella top 10. Si riparte al 7° giro con Sainz che sfrutta la gomma soft per attaccare Bottas, ma lo spagnolo fa un piccolo errore a manovra ormai completata e permette al finnico di riprendersi la seconda piazza. Vettel nel frattempo va in difficoltà con la media e perde terreno, facendosi scavalcare da Norris, Albon e Perez (autore di una rimonta furiosa dopo il contatto del primo giro).
Là davanti Russell detta il passo con 2″ di vantaggio su Bottas, mentre Sainz si stacca dal duo Mercedes e resiste in terza piazza “tirando” un gruppone chiuso dalla Racing Point di Perez in undicesima posizione. Più staccato Vettel, 12°. Norris va in crisi di gomme (montava le soft) ed è il primo ad effettuare il pit-stop, dopo aver lasciato strada ad Albon e Perez. Il messicano approfitta poi della situazione e affonda l’attacco sul thailandese della Red Bull, portandosi in nona posizione all’inseguimento del gruppo in lotta per il podio.
Al 28° giro comincia la girandola dei pit-stop per coloro che partivano con la soft: Kvyat guadagna una piazza su Ricciardo con l’undercut portandosi virtualmente in quarta posizione, mentre la Ferrari prova la carta della hard con Vettel (sempre 12°). Russell si ferma dopo 47 tornate e passa alla gomma dura, per andare fino in fondo, mentre Bottas allunga il suo stint ritrovandosi momentaneamente al comando della gara. Sainz torna in zona podio dopo la sosta ai box di Perez ed Albon, con Kvyat che riesce a respingere gli attacchi di Ricciardo in quarta piazza.
Bottas effettua il suo pit e monta gomma hard, tornando però in pista ad 8″ di ritardo da Russell, indiavolato e capace di sfruttare al meglio l’undercut nei confronti del finlandese. Sainz e Ricciardo si fermano per la seconda volta in regime di Virtual Safety Car (Latifi fermo a bordo pista), ma la bandiera verde arriva in tempi celeri penalizzando di fatto la scelta di McLaren e Renault. Rimonta strepitosa di Perez, che si libera in due giri di Stroll ed Ocon balzando clamorosamente in terza posizione prima dell’ingresso di una nuova Safety Car.
Mercedes ne approfitta per fare un doppio pit-stop, ma i meccanici combinano un disastro e compromettono di fatto una doppietta ormai certa. Il risultato di questo pasticcio è il seguente: Perez (alle spalle della Safety Car con 20 giri alla bandiera a scacchi) passa al comando davanti a Ocon, Stroll, Bottas, Russell, Sainz, Ricciardo, Kvyat, Gasly e Albon, 12° Vettel, su gomma morbida per il finale. Alla ripartenza della gara infiamma la battaglia tra i due Mercedes, con Russell che sfrutta la mescola di vantaggio (media contro hard) per passare Bottas grazie ad una stupenda manovra all’esterno del finlandese in curva 6.
Russell non perde tempo e si libera anche di Stroll e Ocon in soli due giri, portandosi in seconda piazza e lanciandosi all’inseguimento del leader Perez a 15 giri dalla bandiera a scacchi. Bottas, costretto a girare con gomme hard non così performanti, fa fatica a superare Stroll e perde una posizione dopo l’altra sprofondando in ottava posizione, ma il vero colpo di scena arriva a meno di dieci giri dal termine con la foratura di Russell. Il giovane britannico deve rientrare ai box e torna in pista in fondo al gruppo, 14°, per poi riuscire ad agguantare perlomeno la zona punti nelle battute conclusive inserendosi in nona piazza. Vince Perez, davanti ad Ocon e Stroll, 8° Bottas, 12° Vettel.
GP SAKHIR F1 2020 – CLASSIFICA
1 Sergio PEREZ Racing PointLEADER 2
2 Esteban OCON Renault+10.518 1
3 Lance STROLL Racing Point+11.869 1
4 Carlos SAINZ McLaren+12.580 2
5 Daniel RICCIARDO Renault+13.330 2
6 Alexander ALBON Red Bull Racing+13.842 2
7 Daniil KVYAT AlphaTauri+14.534 2
8 Valtteri BOTTAS Mercedes+15.389 2
9 George RUSSELL Mercedes+18.556 4
10 Lando NORRIS McLaren+19.541 2
11 Pierre GASLY AlphaTauri+20.527 2
12 Sebastian VETTEL Ferrari+22.611 3
13 Antonio GIOVINAZZI Alfa Romeo Racing+24.111 2
14 Kimi RÄIKKÖNEN Alfa Romeo Racing+26.153 3
15 Kevin MAGNUSSEN Haas F1 Team+32.370 2
16 Jack AITKEN Williams+33.674 3
17 Pietro FITTIPALDI Haas F1 Team+36.858 3
18 Nicholas LATIFI Williams– 1
19 Max VERSTAPPEN Red Bull Racing– – –
20 Charles LECLERC Ferrari– – –
[sc name=”banner-article”]
erik.nicolaysen@oasport.it
LA NOSTRA STORIA
OA Sport nacque l’11 novembre del 2011 come blog chiamato Olimpiazzurra, per poi diventare un sito web dal 23 giugno 2012. L’attuale denominazione è in uso dal 2015. Nell’arco degli anni la nostra filosofia non è mai mutata: tutti gli sport hanno la stessa dignità. Sul nostro portale le Olimpiadi non durano solo 15 giorni, ma 4 anni. OA Sport ha vinto il premio come miglior sito di Sport all’Overtime Festival di Macerata nel 2016, 2017, 2018, 2019 e 2020.
Clicca qui per seguire OA Sport su Instagram
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
Foto: Lapresse