Rugby
Rugby: il Sudafrica chiude il 2020 al primo posto (senza giocare), l’Italia è solo quattrodicesima
Le finali dell’Autumn Nations Cup hanno chiuso un 2020 di rugby internazionale molto difficile. Con i test match estivi annullati, la Rugby Championship ridotta a sole tre squadre e i test match autunnali cancellati e sostituiti, nell’Emisfero Nord, con – appunto – l’Autumn Nations Cup quest’anno caratterizzato dal Covid-19 è stato un anno duro anche per la palla ovale.
Un anno che, per assurdo, premia la squadra che non è mai scesa in campo. Il Sudafrica, infatti, chiude il 2020 al primo posto nel ranking mondiale e lo fa dopo non aver giocato neanche una partita negli ultimi 12 mesi (ultimo match la finale dei Mondiali, ndr.). Alle sue spalle l’Inghilterra, che con la vittoria con la Francia ieri consolida il secondo posto, mentre al terzo posto sul podio ci sono gli All Blacks.
Ai piedi del podio c’è la bellissima Francia di Fabien Galthié, che precede l’Irlanda, l’Australia, la Scozia e l’Argentina, ottava. Proseguendo troviamo Galles, Giappone, Fiji, Georgia, Tonga e, infine, al quattordicesimo posto l’Italia, che ha perso tutte le partite disputate in questo 2020. Ma come è cambiato il ranking mondiale in quest’anno così difficile e complesso?
Il Sudafrica si è confermato primo, mentre sul podio l’Inghilterra ha superato la Nuova Zelanda, che aveva chiuso il 2019 al secondo posto. Balzo in avanti della Francia, che sotto la guida di Galthié è passata dal settimo al quarto posto. A crollare è stato il Galles, che era quarto un anno fa e oggi è solo al nono posto della classifica mondiale. Se Irlanda e Australia restano ferme, salgono la Scozia (da 9° a 7°) e l’Argentina (da 10° a 8°). Il Giappone scende dall’ottavo al decimo posto, mentre anche l’Italia ha perso due posizioni, scalando dalla 12° alla 14° posizione, venendo superata da Georgia e Tonga.
[sc name=”banner-article”]
CLICCA QUI PER TUTTE LE NOTIZIE DI RUGBY
duccio.fumero@oasport.it
LA NOSTRA STORIA
OA Sport nacque l’11 novembre del 2011 come blog chiamato Olimpiazzurra, per poi diventare un sito web dal 23 giugno 2012. L’attuale denominazione è in uso dal 2015. Nell’arco degli anni la nostra filosofia non è mai mutata: tutti gli sport hanno la stessa dignità. Sul nostro portale le Olimpiadi non durano solo 15 giorni, ma 4 anni. OA Sport ha vinto il premio come miglior sito di Sport all’Overtime Festival di Macerata nel 2016, 2017, 2018, 2019 e 2020.
Clicca qui per seguire OA Sport su Instagram
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
Foto: LaPresse