Ciclismo
Ciclismo femminile, Challenge by La Vuelta 2021: previsto un incremento tra due e quattro tappe
Possibile crescita per la Challenge by La Vuelta femminile, che dopo la sua nascita come gara di un giorno nel 2015, l’aumento a due tappe nel 2018, e le tre frazioni dell’edizione di quest’anno, potrebbe fare un ulteriore salto di qualità. L’ipotesi più fondata è quella di un allungamento della rassegna iberica tra due e quattro tappe, per un totale che varia tra i cinque e i sette giorni di gara.
In un incontro con i media organizzato dall’agenzia di stampa Europapress, il direttore della Vuelta a España Javier Guillén ha infatti confermato che sono in atto dei piani per la corsa a tappe femminile, che corre parallela all’ultima settimana della gara maschile, e che potrebbe rivelarsi ancor più la ciliegina sulla torta della stagione, per un finale col botto per quanto riguarda il calendario UCI Women’s World Tour. Quest’anno la Challenge by La Vuelta si è divisa con una tappa in linea intorno a Toledo, seguita da una breve cronometro, prima di una tappa pianeggiante attraverso la capitale Madrid, sullo stesso circuito urbano utilizzato dalla Vuelta maschile nel corso della giornata di chiusura.
“La Vuelta non si basa esclusivamente sull’evento dei professionisti – ha affermato Guillén – Siamo molto soddisfatti dell’investimento che stiamo facendo anche nello sport femminile, promuovendo la Challenge by La Vuelta. È una gara di tre giorni che ha pilastri molto solidi per la crescita, in modo simile a quanto sta accadendo al Tour de France con l’ASO”. Di fatti, l’organizzazione di Christian Prudhomme, sta vagliando l’ipotesi di poter disputare dalla stagione 2022 un’edizione femminile della Grande Boucle.
“La nostra corsa può aumentare nel medio-lungo termine per diventare una gara con una durata compresa tra cinque e sette giorni – ha sottolineato Guillén – In questo modo potrebbe diventare una delle gare più importanti del calendario internazionale. Lo faremo non solo perché riteniamo che sia la cosa giusta da fare, ma anche perché i benefici sono evidenti, anno dopo anno. Anche i nostri collaboratori vogliono che lo facciamo, ed è una gara che funziona”.
Foto: Valerio Origo