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Biathlon, Dorothea Wierer si trova in seconda fila nella corsa alla Sfera di cristallo, ma la Coppa può ancora essere vinta

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La Coppa del Mondo di biathlon ha mandato in archivio la parte iniziale della stagione, durante la quale si sono disputate ben 9 delle 26 gare individuali in programma. In altre parole, è giunto a conclusione già più di un terzo delle prove previste in calendario. È dunque bene effettuare un’analisi della situazione nella classifica generale femminile dove, per la prima volta dopo due anni, Dorothea Wierer si trova a inseguire. L’altoatesina, vincitrice delle ultime due Sfere di cristallo, ha vissuto un inizio d’inverno meno brillante rispetto al 2018 e al 2019. Di conseguenza, il pettorale giallo è detenuto da Marte Røiseland-Olsbu, dimostratasi indiscutibilmente la più forte in questo primo scorcio di stagione.

La trentenne norvegese è arrivata per ben sette volte tra le prime quattro, mostrando una solidità a lei sconosciuta in passato grazie a percentuali altissime al poligono. Lo dimostra il fatto di sparare con l’88,6%, in netto progresso sia rispetto all’84,8% dello scorso anno, sia alla precisione messa in mostra negli inverni precedenti. È anche vero che il campione statistico è tutto sommato ancora ridotto, di conseguenza sarà interessante capire se potrà mantenere lo stesso livello al tiro anche per il proseguo dell’annata. Nel caso dovesse farcela, allora diventerebbe difficilmente battibile per chiunque, tramutandosi nella contendente più accreditata per la conquista della Sfera di cristallo. Se, invece, dovesse esserci un calo nelle sue percentuali, allora la norge presterebbe il fianco all’attacco di chi insegue, a cominciare da Hanna Öberg.

La svedese, al momento, paga 37 punti alla più esperta rivale nonostante stia sparando leggermente meglio (90,0%, peraltro a sua volta in progresso rispetto all’86,0% conteggiato nell’arco dell’intero 2019-20). Chiaramente, la venticinquenne di Piteå non vale la “cugina scandinava” sugli sci stretti ed è evidente che, con una precisione similare, sia la norvegese a godere di un rendimento migliore. Nell’immediato Öberg si trova quindi costretta a giocare di rimessa, perché una Røiseland-Olsbu in queste condizioni è alla lunga superiore. Peraltro la svedese difficilmente potrà limare qualcosa nel fondo. Dunque Hanna deve sperare di mantenersi a questo livello, auspicando al tempo stesso che Marte torni nei ranghi al poligono.

La terza forza in campo è Tiril Eckhoff, attualmente distanziata di 69 lunghezze dalla coetanea e connazionale. La norvegese ha però un handicap non da poco, ovvero il fatto di essersi già “bruciata” due scarti, in quanto non è entrata in zona punti nelle prime due gare dell’inverno. In altre parole, l’incostante norge occupa una posizione decisamente traballante perché, nel suo caso, il passaggio a vuoto al poligono è dietro l’angolo. La percentuale complessiva parla di un 84,3%, che però è figlio di competizioni in cui ha sparato con il 65-70% e altre prive di errori! Nel fondo la trentenne di Bærum non teme confronti, ma senza continuità di rendimento in piazzola, peraltro mai avuta nell’arco di tutta la sua carriera, sul lungo periodo è destinata a soccombere ad altre avversarie.

Con tutto il rispetto per Elvira Öberg e Dzinara Alimbekava, attualmente quarta e quinta in classifica generale, nessuna delle due appare una seria pretendente alla Coppa del Mondo. La giovanissima svedese lo diventerà verosimilmente nel giro di un paio di anni, mentre la tenuta della bielorussa è tutta da verificare. Al contrario, sarebbe prematuro dare già per spacciata Dorothea Wierer nonostante paghi 111 punti a Røiseland-Olsbu e 74 a Öberg. L’azzurra sinora ha sofferto sugli sci, dove spesso non è riuscita a reggere il confronto con le avversarie, soprattutto nelle fasi finali delle competizioni. Cionondimeno è apparsa crescere di rendimento tra Kontiolahti e Hochfilzen, fatto incoraggiante in vista di gennaio. Le percentuali dell’altoatesina sono eccellenti (91,4% complessivo, notevolmente più elevate in confronto all’83,8% del 2019-20) e proprio la sua precisione le ha permesso di limitare i danni dalle scandinave. Una Wierer più competitiva nel fondo rappresenterebbe una terza incomoda più credibile di Eckhoff nella corsa alla Sfera di cristallo. Vero che il ritardo dalle prime due non è banale, ma con la regola dei quattro scarti c’è ancora spazio per recuperare.

Ricapitolando, allo stato attuale delle cose Røiseland-Olsbu è la favorita per vincere la Coppa del Mondo, ma l’incognita è rappresentata dalla capacità di mantenere da qui a fine stagione le stesse percentuali espresse in dicembre. Hanna Öberg è in agguato, ma non può permettersi cali. Eckhoff e Wierer si ritrovano in seconda fila nella corsa alla Sfera di cristallo, però entrambe hanno ancora tante cartucce da sparare. Soprattutto l’azzurra, se dovesse ritrovare lo smalto dei giorni migliori nel fondo. Altre pretendenti al pettorale giallo non se ne vedono all’orizzonte, compresa Denise Herrmann, oramai troppo attardata per rappresentare un fattore.

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Foto: La Presse

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