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Sci alpino, prima prova discesa Bormio. Cochran-Siegle mette in fila tutti. 10° Innerhofer, enigma Paris

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Lo statunitense Cochran-Siegle si conferma in grande condizione, il norvegese Kilde fa paura a chi vuole strappargli la Coppa del Mondo, gli azzurri bene ma non benissimo, in particolare Dominik Paris a cui anche la amata Stelvio non regala la luce radiosa in fondo al tunnel del recupero post-infortunio.

Questi, in sintesi, i temi offerti dalla prima prova della discesa libera di Bormio che si disputerà lunedì 28 dicembre. Una prova che ha evidenziato ancora una volta come la squadra del momento nella velocità sia quella degli Stati Uniti con tanti atleti in grande forma a fare da lepre al resto della truppa capitanata dal detentore della Coppa del Mondo Aleksander Aamodt Kilde, secondo della classe.

Quello dello statunitense è stato un dominio vero e proprio, soprattutto nella parte finale della pista dove Cochran-Siegle ha costruito la sua prestazione, chiudendo con il tempo di 1’58″63. Kilde si è dovuto accontentare di limitare i danni ma non ha certo tirato il freno a mano piazzandosi secondo a 58 centesimi dallo statunitense, mentre terzo a 61 centesimi ha chiuso l’austriaco Mayer che ama particolarmente questo contesto di gara e fu terzo anche lo scorso anno nella prima delle due discese libere disputate sulla Stelvio.

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La squadra statunitense ha piazzato Goldberg al quarto posto (anche per lui condizione ottima, visto che fu primo nella prima prova di Val Gardena) e poi ottimi risultati anche per la compagine francese che può contare sul quinto e sesto posto di Allegre e Bailet e sul nono di Clarey: niente male per i transalpini.

Prova in chiaroscuro per la squadra azzurra che può sicuramente fare meglio: il primo degli italiani è stato Christof Innerhofer, decimo con un ritardo di 2″24: una prestazione in linea con quelle che sono le sue condizioni di forma attuali. Bene, invece, Matteo Marsaglia che ha chiuso al 13mo posto a 2″33 dalla testa, Davide Cazzaniga, 17mo a 2″73, e anche Emanuele Buzzi, 21mo a 2″84. Una nota di merito per il debuttante su questa pista Pietro Zazzi che ha chiuso al 28mo posto a 3″17 dallo statunitense.

Un discorso a parte merita Dominik Paris che della Stelvio è il re incontrastato. La sua prestazione (3″36 di ritardo da Cochran-Siegle) potrebbe nascondere una forma ancora lontana dalla migliore ma anche una volontà di non pigiare troppo sull’acceleratore. La prova del nove sarà domattina quando si disputerà la seconda prova, tempo permettendo.

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Foto: Lapresse

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