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Salto con gli sci

Salto con gli sci, 69ma Tournée 4 Trampolini, Oberstdorf. Halvor Egner Granerud vuole riportare in alto la Norvegia

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L’ultimo lustro della Tournée dei 4 Trampolini è stato caratterizzato dai ritorni al successo di nazioni di punta del movimento che non salivano sul gradino più alto del podio da molto tempo. Nel 2016 la Slovenia con Peter Prevc è tornata a vincere 19 anni dopo il trionfo di Peterka, nel 2017 Kamil Stoch ha riportato la Polonia al successo 16 anni dopo Adam Malysz, nel 2019 Ryoyu Kobayashi ha regalato al Giappone la grande gioia, oltre al Grande Slam, addirittura 21 anni dopo Kazuyoshi Funaki e quest’anno tutti i fari sono puntati sul grande favorito per il successo finale Halvor Egner Granerud, che vuole riportare la Norvegia al trionfo 14 anni dopo il successo firmato da Anders Jacobsen. Dal canto loro le due maggiori alternative a Granerud arrivano dalla Germania, si chiamano Eisenbichler e Geiger e rappresentano una nazione che non vince la Tournée da ben 19 anni da quando Sven Hannawald seppe centrare il primo Grande Slam della storia.

Il norvegese ha vinto cinque tappe sulle sette disputate finora in Coppa del Mondo: è vero che le due competizioni sono spesso legate a doppio filo ma la Tournée tante volte ha fatto storia a sè e chi è partito super favorito si è trovato in diverse occasioni a recitare il ruolo di attore non protagonista. Di sicuro la prima tappa, quella che si disputa sul trampolino di Oberstdorf, spesso e volentieri, ha rappresentato da subito un crocevia importante nella caccia al trionfo dell’evento che comprende quattro gare a cavallo del Capodanno.

Giusto per capire l’importanza della gara di Oberstdorf nella classifica finale, nelle ultime venti edizioni solo due vincitori della Tourneé, il norvegese Anders Jacobsen nel 2006/2007 e l’austriaco Thomas Diethart nel 2013/2014 furono capaci di imporsi nella classifica generale senza salire sul podio nella gara di esordio, mentre nelle altre diciotto edizioni il trionfatore della Tournée si è piazzato in una delle prime tre posizioni a Oberstdorf e in nove occasioni il primo classificato della tappa di Oberstdorf si è poi laureato poi campione dei 4 Trampolini il giorno dell’Epifania.

Halvor Egner Granerud è, dunque, il favorito numero uno ma le alternative non mancano di certo, a partire dalla coppia tedesca che già su questi trampolini ha dimostrato il suo grande valore nelle scorse stagioni, composta da Karl Geiger e Markus Eisenbichler. Il primo fu secondo un anno fa alle spalle di Kobayashi, che vince anche l’anno precedente (quello del Grande Slam) davanti proprio ad Eisenbichler. Geiger potrebbe avere tutto per sfidare ad armi pari Granerud e, non a caso, lo ha battuto di un’incollatura in occasione dei Mondiali di volo di Planica. Tuttavia il ventisettenne bavarese è reduce da una pausa forzata dopo aver contratto il Covid-19 che lo ha costretto a rinunciare alla tappa di Engelberg, restando fermo per diversi giorni. Eisenbichler aveva cominciato l’inverno in maniera ancor più convincente rispetto al norvegese, ma l’impressione è che il salto abortito nella prima gara di Nizhny Tagil a causa di una forte raffica di vento abbia lasciato delle scorie nella sua mente. Se il ventinovenne di Siegsdorf dovesse scrollarsi di dosso gli strascichi di quel brutto spavento, avrebbe a sua volta tutto per sgambettare lo scandinavo.

Tanti atleti hanno raccolto risultati di peso, ma per quanto visto sinora nessuno sembrerebbe in grado di minacciare concretamente i tre di cui sopra. I polacchi, che tanto hanno vinto nell’ultimo quadriennio, non erano al via delle qualificazioni di ieri a Oberstdorf per via della positività di uno di loro, Muranka: l’organizzazione tedesca, nonostante la negatività di tutti gli atleti, non si è presa la responsabilità di confermare l’iscrizione della squadra polacca, che potrebbe rientrare in gioco questa mattina: se i tamponi daranno esito negativo i polacchi potrebbero essere riammessi alla gara e a quel punto cambierebbe il format di questa prima tappa con tutti i 67 atleti al via nel primo salto. Il medesimo discorso vale anche per lo sloveno Anze Lanisek e il giapponese Yukiya Sato. Il norvegese Robert Johansson potrebbe essere un fattore per la vittoria finale solo se tutte le gare si disputassero con forte vento frontale. Gli austriaci, invece, sono tutte alle prese con i postumi del Covid-19 o con problemi alla schiena, in particolare Stefan Kraft.

Nella Tournée, però, come già detto le sorprese (anche clamorose), sono dietro l’angolo: Thomas Diethart ne è la rappresentazione vivente ma non più tardi di dodici mesi orsono nessuno avrebbe scommesso su Dawid Kubacki, che invece salì prepotentemente di rendimento proprio tra Engelberg e Oberstdorf dopo un inizio di stagione sottotono, conquistando così la 68ma edizione dell’evento.

Fari puntati invece in casa Italia sulle prestazioni di Giovanni Bresadola, unico azzurro chiamato a disputare tutta la Tournée, mentre Alex Insam salterà le tappe tedesche ed entrerà in scena per il doppio appuntamento austriaco. Bresadola si è reso protagonista sinora di un avvio di stagione decisamente convincente, centrando sempre la qualificazione e trovando due acuti degni di nota come il 23° posto in Coppa del Mondo a Kuusamo ed il 24° ai Campionati Mondiali di volo di Planica. Il trentino classe 2001 sta mettendo in mostra un percorso di crescita molto interessante che gli permette di puntare stabilmente alla qualificazione e di ambire anche alla zona punti in contesti di gara favorevoli alle sue caratteristiche.

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