Sci Alpino
Sci alpino: Italia femminile, avvio da record. E in slalom…
Tre vittorie, sette podi, 17 piazzamenti nella top 10, due pettorali rossi, tre atlete nelle prime sei posizioni della classifica generale. Numeri mai visti dopo 10 gare di Coppa del Mondo per la nazionale italiana femminile di sci alpino. E non mancano persino i rimpianti, legati all’uscita di Bassino e all’errore di Brignone nella seconda manche del secondo gigante da Courchevel, le due uscite su tre gare della stessa Marta in slalom, quando valeva le prime dieci posizioni, la sfortuna che ha colpito Martina Peterlini, con enormi problemi alla schiena, impossibilitata a offrire il massimo delle sue possibilità.
Quali le prospettive attuali per il team diretto da Gianluca Rulfi? L’obiettivo deve essere puntato sulle coppe di specialità. Sicuramente Brignone, Bassino e Goggia lotteranno fino a Lenzerheide per tre sfere di cristallo, in gigante, superG e discesa, nella prima specialità con due nomi, Marta e Federica. Tre coppe di specialità nello stesso anno l’Italia non le ha mai conquistate. Al momento Brignone è pettorale rosso in gigante, Goggia in discesa (ex aequo con Corinne Suter) e di superG ne è stato disputato solo uno. Tutto è possibile. La lotta è aperta anche per la Coppa generale, con un’avversaria in più rispetto allo scorso anno (Gisin), ma una Vlhova che qualcosa sta concedendo, adesso, anche in slalom. Certo, Bassino tra uscite in gigante e slalom ha lasciato sul piatto potenzialmente anche 150 punti, quest’anno in calendario ci sono più slalom che superG, sono già tre le gare da recuperare e tutte favorevoli alle azzurre (un gigante, due superG, una sola già riprogrammata), per cui quest’anno sarà più complicato mettere le mani sulla “coppa” grande. Ma non impossibile.
In slalom, come previsto, Marta Rossetti guida le giovani azzurre, con Bassino che ha mostrato potenziale enorme, nella specialità. Preoccupa un po’ l’involuzione di Lara Della Mea, che non riesce più a qualificarsi per le II manche, con Irene Curtoni (Semmering a parte) sempre costante. E aspettiamo una Laura Pirovano finalmente all’altezza della sua classe, in gigante.
Insomma, l’Italia femminile continua a produrre numeri, vittorie, podi in serie.
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Foto: Lapresse