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Speed skating: l’Olanda si conferma leader in Europa

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Al termine degli Europei all-around di speed skating, svoltisi nella città norvegese di Hamar, un dato appare lampante: l’Olanda si è confermata la potenza dominante nel vecchio continente, anche alla luce di un’assenza di spicco come quella del sei volte campione europeo Sven Kramer.

Nel settore maschile, l’oro è andato meritatamente al ventiquattrenne Jan Blokhuijsen, che in questa manifestazione si era piazzato al secondo posto nelle ultime tre edizioni, preceduto per due volte dal connazionale Kramer e nel 2011 dal russo Ivan Skobrev, anche lui assente ad Hamar per preparare meglio i Giochi Olimpici. Per Blokhuijsen si tratta del primo oro individuale in carriera, visto che il suo unico titolo in bacheca era quello mondiale ottenuto nel 2012 con la squadra.

Koen Verweij, ventitré anni, è invece un gradito ritorno, visto che già nel 2011, ancora ventenne, era salito sul terzo gradino del podio in questa manifestazione. Questa volta è arrivato l’argento, che resta il suo miglior risultato individuale, visto che nell’inseguimento a squadre ha partecipato anche lui alla vittoria iridata del 2012. L’argento di Verweij dimostra la capacità dell’Olanda di trovare sempre nuovi protagonisti, in grado di sopperire ad una mancanza pesante come quella di Kramer.

Anche davanti al pubblico di casa, il norvegese Håvard Bøkko non è riuscito a trovare il titolo. Per questo protagonista di lungo corso del pattinaggio di velocità, infatti, si tratta della sesta medaglia ottneuta agli Europei all-around, il quarto bronzo consecutivo. Una vera maledizione per il ventiseienne di Hønefoss, che contava sulle assenze di Kramer e Skobrev per vincere il suo primo oro europeo.

La prima vittoria di Blokhuijsen è anche la trentunesima della storia per l’Olanda, che nel settore maschile è superata solo dalla Norvegia, a quota trentotto. I norvegesi, però, non vincono dal 1991, quando Johann Olav Koss trionfò a Sarajevo. Il bronzo di Bøkko rappresenta invece la medaglia numero 109 per la Norvegia al maschile, con l’Olanda che insegue a quota 82.

Passando al settore femminile, la musica non cambia. Anche in questo caso, infatti, c’è stata una doppietta olandese. Ireen Wüst si è aggiudicata il suo terzo titolo in carriera, il secondo consecutivo: La ventisettenne, inoltre, ha ottenuto otto medaglie nelle ultime nove edizioni degli Europei all-around, per un bottino che oltre ai tre ori conta anche tre argenti e due bronzi. Spiccioli per colei che conta anche venticinque medaglie mondiali, di cui dodici d’oro, e due ori ed un bronzo alle Olimpiadi.

Meno previsto, invece, il secondo posto di Yvonne Nauta, atleta classe 1991 che si sta rivelando proprio quest’anno, e che si è tolta la soddisfazione di battere la ceca Martina Sáblíková, altra grande collezionista di medaglie che si è dovuta accontentare del bronzo. La pattinatrice Nové Město na Moravě si è comunque confermata la più forte sulle distanze lunghe, ed ha colto la sua settima medaglia continentale, tra le quali spiccano quattro ori.

Con questo titolo, la Wüst raggiunge a quota tre la tedesca Claudia Pechstein (1998, 2006, 2009) e l’altra olandese Atje Keulen-Deelstra (1972, 1973, 1974). Tra le donne, si tratta dell’ottavo titolo europeo per l’Olanda, preceduta in questo caso dalla Germania, che considerando anche le vittorie della Germania Orientale ne ha collezionate ben ventidue. Le olandesi raggiungono anche quota trentotto medaglie, contro le cinquanta della Germania, mentre la Repubblica Ceca ha solamente i sette metalli della Sáblíková.

Nelle statistiche complessive, tra uomini e donne, l’Olanda attacca il primato della Norvegia: gli ori Oranje sono oramai 37, uno in meno degli scandinavi, mentre per medaglie complessive l’Olanda è già avanti, 118 contro 109.

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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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