Biathlon
Biathlon, la Russia si impone a sorpresa nella staffetta di Anterselva. Brilla l’Italia: quarta!
Il programma femminile della tappa italiana della Coppa del Mondo di biathlon ad Anterselva si è chiuso oggi con la staffetta, dove ad imporsi a sorpresa è stata una convincente squadra russa (Pavlova, Akimova, Mironova, Kaisheva). Con nove ricariche utilizzate complessivamente infatti il quartetto ha avuto la meglio a sorpresa nel duello finale con la Germania (0+6), che schierava Preuss in ultima frazione dopo Hinz, Hettich e Herrmann. La precisa tiratrice bavarese ha però letteralmente tremato in piedi e, seppur utilizzando una sola ricarica, ha permesso a Kaisheva di fuggire via.
Sale sul podio anche la Francia, in grande rimonta dopo un avvio negativo di Bescond. Le transalpine Anais Chevalier, Braisaz e Simon hanno svolto un ottimo compito per tornare in piena corsa anche per il successo, ma nel finale la vincitrice delle ultime due mass start ha pagato la stanchezza e si è arresa, chiudendo a 21″. Ai piedi del podio troviamo subito l’Italia (0+8), trascinata da delle superbe prime tre frazioni di Vittozzi, Sanfilippo e Carrara che avevano messo in condizione Wierer di potersi giocare il podio. La stella azzurra però ha replicato le difficoltà a terra avute ieri e ha perso subito il treno decisivo, terminando comunque forte e chiudendo a 40″ tenendosi alle spalle la Bielorussia (Kryuko, Alimbekava, Kruchinkina, Sola).
Crollano in sesta e settima posizione finale le due favorite della vigilia, Norvegia (1+12) e Svezia (3+5). Le due formazioni scandinave hanno chiuso attorno al minuto di ritardo separate da 10″, affondate rispettivamente da una prima frazione disastrosa di Knotten e da una seconda frazione ancora peggiore di Elvira Oeberg, che hanno vanificato il buon lavoro delle compagne.
La cronaca
Primo giro ad andatura decisamente controllata senza alcuno strappo da parte delle frazioniste, che permette a tutti di restare comodamente uniti. Cade però Puskarcikova in salita, prima della Huber Alm, toccandosi con la slovacca Horvatova e perdendo contatto, complicando le cose per la Repubblica Ceca. Si arriva così al primo poligono della gara. Vittozzi estrae dal cilindro una prima serie mostruosa ed esce addirittura in testa con 5″ di margine su Francia e Svezia, paga 11″ la Germania mentre clamorosamente è ancora la Norvegia a complicarsi le cose con Knotten che gira e si trova già a 45″. Lisa viene raggiunta da Bescond, Pavlova e Tomingas mentre Svezia e Germania restano alle spalle, con la norvegese che perde terreno e finisce a oltre 1′. Sbagliano tutte davanti in piedi ma Vittozzi è la più rapida con la ricarica, completando un egregio lavoro e trovandosi 11″ di margine su Hinz e Brorsson. Gira questa volta la Francia con Bescond, dunque entrambe le favorite si trovano ora nelle retrovie nonostante lo zero di Knotten. Lisa inserisce le marce alte anche nell’ultimo giro di questa strepitosa prima frazione, consegnando il testimone a Sanfilippo con 16″ su Germania e Russia, mentre crolla Brorrson a 43″. Francia a 55″ e Norvegia addirittura a 1’32 di una onestamente quasi impresentabile Knotten.
Federica parte forte e incrementa il margine su Akimova e Hettich mentre Elvira Oeberg e Anais Chevalier cominciano la rimonta recuperando posizioni in pista. Sanfilippo conferma le ottime percentuali stagionali a terra e copre rapidamente i cinque bersagli, emulata poco dopo da Hettich e Akimova che restano a 19″. Benissimo Svezia e Francia che si portano rispettivamente a 30 e 39″ mentre anche Tandrevold fatica clamorosamente al tiro e paga 1’53” dall’Italia! L’azzurra abbassa intelligentemente il ritmo in quanto, al contrario, le serie in piedi quest’anno sono state più complicate, e ha bisogno di arrivare lucida al poligono dove entra con 10″. Sbagliano tutte, Hetttich è la più rapida ma Sanfilippo è brava a restare calma dopo due errori ed esce in compagnia di Russia e di una strepitosa Chevalier. Crolla la Svezia con Elvira che gira per tre volte e finisce anche dietro alla Norvegia che passa a 1’29”. Akimova e Hettich restano davanti nell’ultima tornata e cambiano con 7″ sulla Francia e 9″ sull’Italia di una positiva Federica. Bielorussia ancora pienamente in lotta a 20″. Norvegia a 1’17”.
Mironova perde contatto da Herrmann che guadagna anche su Braisaz e Carrara, che per ora però mantiene le code della transalpina. L’azzurra entra al poligono con 14″ dalla tedesca. Una ricarica per Herrmann e Mironova, che restano separate da 7″, poi Kruchinkina che ha ripreso un’ottima Carrara da 5/6. Si salva Braisaz che riparte una mezza dozzina di secondi dopo l’azzurra. Norvegia a 1’21 con due ricariche anche per Eckhoff, che dunque non riesce a ricucire per il momento. Carrara non perde da Herrmann e rimane a meno di 20″, dimostrando tutte le sue qualità. Sbagliano tutte tranne Carrara, Mironova esce in testa con 5″ su Herrmann e l’azzurra a 15″ davanti a Braisaz (20″) e Kruchinkina (29″). A questo punto con Wierer in quarta si può davvero sognare i podio. L’ultimo giro delle due fondiste davanti è brillante e la Germania cambia davanti con 4″ sulla Russia, 28″ sulla Francia, 40″ sulla Bielorussia e 46″ su una Carrrara che ha fatto il possibile. Norvegia sesta a 30″ dall’Italia.
Kaisheva va a riprendere Preuss che parte controllata, mentre da dietro Francia, Bielorussia, Italia e Norvegia rimangono tutte con lo stesso distacco tra di loro che avevano al cambio, recuperando 10″ sulla testa. Pulite le due atlete davanti che restano insieme, poi Simon e Sola utilizzano una ricarica e guadagnano su una Wierer purtroppo ancora imprecisa da 5/7. L’azzurra resta a 48″ dalla vetta ma il podio è ancora possibile. Molto bene Roeiseland con la Norvegia che accorcia a 15″ su Wierer. Kaisheva prima lascia andare via da sola Preuss e poi la riprende, mentre Dorothea prova a dare tutto per recuperare sulle atlete davanti a lei e mantenere margine sulla Norvegia. L’ultimo atto tra Germania e Russia vede entrambe in difficoltà, con Kaisheva che però riesce a guadagnare 9″ su Preuss e 14″ su Simon, entrambe ancora in lizza per la vittoria. Wierer manca l’ultimo che poteva valere la lotta con Simon, e viene raggiunta da Sola nella lotta per il quarto posto nella quale non si inserisce forse Roeiseland che ne manca due e resta a 20″. Preuss rosicchia qualcosa nella prima parte ma non abbastanza, mentre Simon appare più stanca e perde terreno. Le posizioni rimangono congelate ed è trionfo russo, con Wierer che mantiene il quarto posto con grinta a 40″.
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Foto: La Presse