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Atp Melbourne 2, l’equilibrio regna sovrano. Sonego e Cecchinato gli azzurri al via

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Atp Melbourne 2, l’equilibrio regna sovrano. Potrebbe essere il titolo di un film, ma non è questo il caso. Il Covid ha costretto tutti a cambiare i propri piani e in Australia ne sanno qualcosa, considerando le tante polemiche per i 72 tennisti in quarantena due settimane per i casi positivi emersi nei voli charter organizzati da Tennis Australia.

Tralasciando questi aspetti e parlando di campo, il Murray River Open prenderà il via il 1° febbraio e terminerà il 7 e il roster dei giocatori è interessante. Si può affermare che non vi sia un favorito d’obbligo rispetto a tutti. Stan Wawrinka, Grigor Dimitrov e Felix Auger-Aliassime potrebbero rappresentare una sorta di riferimento anche se il trio non è così distante dal resto dei partecipanti. In particolare, merita attenzione il francese Ugo Humbert, attualmente n.32 del mondo, e protagonista di un 2020 estremamente importante: i due successi ad Auckland (Nuova Zelanda) e ad Anversa (Belgio), oltre ai quarti di finale raggiunti a Parigi-Bercy, rappresentano sicuramente qualcosa di rilevante per un classe ’98.

In casa Italia, a rispondere presente saranno Lorenzo Sonego e Marco Cecchinato. Il piemontese viene da un 2020 estremamente confortante, che lo ha proiettato al n.34 del mondo attuale, soprattutto grazie agli ottavi di finale raggiunti al Roland Garros e alla Finale nell’ATP 500 di Vienna, battendo nel suo percorso il n.1 del mondo Novak Djokovic. Certo, quella vittoria ha una valenza un po’ particolare perché ottenuta contro un Djokovic non propriamente al top per usare un eufemismo, però Lorenzo era lì a esprimere il suo tennis, dimostrando il suo valore anche negli altri match sostenuti. Il torinese, infatti, ha compiuto dei grandi miglioramenti soprattutto sul veloce, superficie che spesso gli aveva creato non pochi problemi, migliorando tanto sul lato del rovescio e trovando grande efficacia nella combinazione servizio- dritto. In merito a Cecchinato, il siciliano sulla terra rossa ha fatto vedere l’anno scorso ottime cose e la gestione di Massimo Sartori sembra aver inciso sulla testa dell’azzurro. Il terzo turno a Parigi e la Finale nell’Atp di Santa Margherita di Pula parlano chiaro. Sull’hard, però, Marco fatica a trovare il suo tennis e si spera che quest’anno ci sia un’inversione di tendenza.

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Foto: Lapresse

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