Seguici su

Senza categoria

Tennis, cancellate tutte le partite di ATP Cup e dei tornei di Melbourne del 4 febbraio. Per un caso di Covid-19

Pubblicato

il

Un vero e proprio fulmine a ciel sereno a Melbourne. Circa 600 tra giocatori, staff e funzionari degli Australian Open sono stati costretti all’isolamento dopo che al Grand Hyatt Hotel un Covid-test è risultato positivo. L’albergo, che ha ospitato varie persone collegate al Major, ha trovato un caso positivo al Coronavirus tra i membri del personale, responsabile dell’organizzazione.

PERCHE’ NON SI GIOCA IL 4 FEBBRAIO? I MOTIVI E I RISCHI PER L’AUSTRALIAN OPEN 2021

Una notizia confermata dal premier dello Stato di Victoria Daniel Andrews che ha comunque “tranquillizzato” sul fatto che gli Australian Open si svolgeranno dall’8 al 21 febbraio “La positività è solo una, non fatevi prendere dal panico. Abbiamo dimostrato di essere più che capaci nella gestione di queste problematiche“, ha sottolineato Andrews. Da questo punto di vista, però, il Dipartimento della Sanità del Governo di Victoria State ha dichiarato che: “Chiunque abbia visitato il sito di esposizione deve immediatamente isolarsi, sottoporsi a un test per il coronavirus (Covid-19) e rimanere isolato per 14 giorni“, una versione che quindi potrebbe mettere in dubbio lo svolgimento dello Slam per i tempi previsti.

Da questo punto di vista, Tennis Australia ha reso noto che tutte le partite dell’ATP Cup e dei tornei a Melbourne domani sono state cancellate: “Le autorità sanitarie ci hanno informato che un lavoratore di Hotel Quarantine è risultato positivo al test per COVID-19. Tutte le persone associate all’AO che sono state messi in quarantena presso l’hotel ora devono essere testate e isolate fino a quando non ricevono un risultato negativo. Lavoreremo con tutte le persone coinvolte per facilitare i test il più rapidamente possibile. Giovedì non ci saranno partite al Melbourne Park. Un aggiornamento sul programma per venerdì sarà annunciato più tardi oggi“.

[sc name=”banner-dirette-live”]

Foto: LaPresse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità