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ATP Melbourne 1, Stefano Travaglia batte Hubert Hurkacz e conquista la prima semifinale nel circuito maggiore

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Grande successo per Stefano Travaglia, che in una giornata si ritrova da ‘vittima sacrificale’ per Alexander Bublik a festeggiare la prima semifinale della sua carriera nel circuito ATP. Il numero 71 del mondo trionfa in rimonta contro Hubert Hurkacz per 3-6 6-3 7-5 in due ore e due minuti in una partita mai mollata, sempre affrontata di petto ma con la giusta calma, a dispetto dell’avversario apparso nervosissimo dalla fine della seconda frazione. Ora per l’azzurro, che con questo risultato aggiorna anche il suo best ranking (sarà numero 67 da lunedì) c’è la concreta possibilità di giocarsi la prima finale nel circuito maggiore contro il brasiliano Thiago Monteiro.

La partenza di Stefano non è per nulla performante, perdendo subito il proprio servizio a 30 e dando subito strada al polacco, che ringrazia e allunga. Costretto ad inseguire, l’azzurro inizia a creare qualche crepa nel gioco del numero 3 del tabellone, trovando spesso il passante vincente sugli attacchi a rete e rispondendo in maniera profonda e incisiva. È così che nel quinto gioco, alla prima palla break, rimette in piedi il primo set. Il Travaglia falloso e insicuro riemerge però nell’ottavo gioco, ceduto tra un errore di dritto ed uno al servizio (tre doppi falli nella prima frazione). Hurkacz ha dunque il primo set in mano e non si fa pregare, chiudendo i conti in 29 minuti.

È un game lunghissimo ad aprire il secondo set, Travaglia ha bisogno di sei chance e di salvare due palle break per aprire il conto dei giochi. Paradossalmente, dopo i dodici minuti per mettere a segno l’1-0, la partita si velocizza e gli scambi seguono lo stesso canovaccio. Le battute la fanno da padrone fino all’ottavo gioco, quando è Hurkacz ad avere un passaggio a vuoto. Stefano è sul pezzo e ne approfitta con le sue traiettorie, con il polacco che perde la calma prendendosela con pallina e racchetta; così facendo lascia spazio all’azzurro, che porta il match al terzo e decisivo set con pochi patemi.

La terza frazione viene giocata fra incertezza e la stanchezza accumulata, con entrambi i contendenti al secondo match della giornata per poter recuperare il ‘buco’ di ieri. A tutto ciò aggiungiamo anche il palese nervosismo, vocale e gestuale, di Hurkacz e abbiamo un set indecifrabile. Si susseguono quattro break, due per parte, con il polacco che prima fa la voce grossa sul servizio di Travaglia per poi buttare tutto alle ortiche, spinto anche dalla resilienza dell’azzurro su ogni scambio. L’equilibrio regna sovrano fino all’undicesimo gioco, quando Hurkacz riprende a sbandare vistosamente sugli scambi allungati da Stefano e concede il break mandando in corridoio un dritto in corsa. Occasione ghiottissima per il 29enne di Ascoli, che nel game decisivo è semplicemente perfetto.

Le statistiche premiano Travaglia, che vince più punti complessivi del suo avversario, 90 a 86, nonostante una resa al servizio non proprio da dieci e lode, con 3 ace e 6 doppi falli. L’azzurro si salva però con le seconde palle, vincendo il 50% dei punti in risposta sulla seconda (13/26) e addirittura il 58% sulla propria battuta (23/40). A fare davvero la differenza è la resa sulle palle break: Travaglia ne ha salvate 4 sulle 8 concesse, mentre è quasi perfetto dall’altra parte sfruttandone 5 sulle 6 avute a disposizione.

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Foto: Lapresse

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