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Jannik Sinner: “Non vedo l’ora di Shapovalov: sarà eccitante. Ho capito quando spingere”
Jannik Sinner si è reso protagonista di un bel venerdì: prima ha travolto lo sloveno Aljaz Bedene e poi il serbo Miomir Kecmanovic, riuscendo così a qualificarsi alle semifinali del torneo ATP 250 di Melbourne 1. Ottimo risultato per l’azzurro, che domani affronterà il russo Karen Khachanov in un match al cardiopalma. L’altoatesino ha commentato la sua giornata ai microfoni di Ubitennis: “Nei Futures si gioca spesso due volte in un giorno, quindi è stato un po’ un ritorno al passato. La prima partita è stata ventosa con situazioni un po’ diverse, la seconda ha avuto un livello più alto da parte di entrambi, soprattutto a livello fisico. Kecmanovic aveva addirittura giocato tre ore, ma contro di me ha comunque giocato benissimo”.
L’azzurro ha proseguito: “Sono contento del mio livello, soprattutto nella seconda partita. Credo di essere bravo a concentrarmi su me stesso. C’è tanto movimento sia negli spogliatoi che alla mensa, ma io sono uno che va via abbastanza presto dal circolo, non mi fermo a lungo dopo aver finito con le partite o con gli allenamenti. Detto questo è una delle prime volte che gioco in uno Slam, quindi per me va bene così. Ho fiducia dallo scorso anno, ma ogni torneo è diverso, e ogni giornata è diversa, oggi ho giocato due volte, quindi è stata una giornata lunga. Ogni partita ha dei momenti complicati, ma servono soprattutto a noi giovani per capire a che livello siamo e su cosa dobbiamo lavorare“.
Il 19enne si è soffermato sull’avversario di domani: “Ci siamo affrontati in esibizione a Colonia, ma abbiamo giocato bene entrambi perché non avevamo fatto tante partite. Allo US Open ho giocato bene nonostante i crampi; questa sarà una partita completamente diversa, vedremo come andrà”.
Jannik Sinner ha conosciuto anche il suo tabellone per gli Australian Open, primo Slam della stagione che scatterà lunedì 8 febbraio. Il debutto sarà da urlo contro il canadese Denis Shapovalov: “Sarà una partita eccitante, non vedo l’ora di giocare contro Denis. Lui, Kecmanovic, Felix [Auger-Aliassime] e Alcaraz sono tutti giocatori in ascesa, e questo è un bene per il gioco. Ci vuole tempo per superare gente come Novak, Rafa e Roger, ma ci sono tanti giocatori come Thiem, Medvedev, Tsitsipas e Rublev che si stanno avvicinando a loro”.
Sulla sua esperienza dello scorso ancora nella terra dei canguri: “Dopo aver vinto a Milano nel 2019 sono venuto qui con la mentalità sbagliata, ma credo di essere migliorato molto nell’ultimo anno. Sia l’anno scorso che quest’anno mi sono preparato bene, ma nel 2020 era la mia prima volta in Australia e la prima volta che giocavo uno Slam senza passare dalle qualificazioni. Non mi aspettavo di vincere, ma sicuramente mi aspettavo di giocare meglio; ora però ho capito che la cosa importante in questo sport non è giocare bene ma capire le situazioni della partita, sapere quando spingere e quando scambiare. Ho un grande team alle spalle, stanno tutti facendo un grande lavoro, Riccardo [Piatti], Zimaglia [il fisioterapista], Dalibor Sirola [il preparatore atletico]. Credo che alla fine la cosa più importante sia lavorare di giorno in giorno”.
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Foto: Lapresse