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Tokyo 2021

Tokyo 2021, svelato il regolamento per gli atleti. Che cosa dice? C’è il rischio dell’esclusione dai Giochi

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Nessuna socializzazione, nessuna stretta di mano e nessun abbraccio: questo è ciò di cui dovranno tener conto gli atleti nelle prossime Olimpiadi di Tokyo, che prenderanno il via dal 23 luglio e termineranno l’8 agosto.

I Giochi, posticipati per la pandemia, saranno quindi quelli del rigore e della prevenzione per i primattori sui campi di gara. In un documento di 33 pagine previsto nel Playbook del CIO si precisa che il mancato rispetto delle norme possa portare all’esclusione della competizione. Pertanto, se le regole anti-Covid dovessero essere infrante, non si potrà gareggiare.

Secondo le linee guida, gli atleti saranno testati almeno una volta ogni quattro giorni e in caso di esito positivo al tampone scatterà inevitabilmente l’estromissione. All’interno del villaggio olimpico si limiteranno i contatti fisici al meglio possibile e per questo nel documento citato si fa anche appello al buonsenso.

Sono stati forniti dettagli, inoltre, sulle tempistiche dei controlli prima della partenza per il Giappone e all’arrivo in terra nipponica: sarà richiesto un test negativo entro 72 ore dal viaggio e appena sbarcati. Non ci sarà la quarantena per gli atleti perché sarà permesso loro prendere parte agli allenamenti, ma tutti i movimenti dovranno essere rigorosamente registrati e l’uso dei mezzi pubblici sarà soggetto ad autorizzazione.

E’ stato specificato che gli atleti non potranno visitare palestre, aree turistiche, negozi, ristoranti o bar, potendosi recare solo in sedi ufficiali dei Giochi. Il consiglio è quello di indossare sempre la mascherina, tranne quando si gareggia, ci si allena, si mangia, si dorme o all’aperto. Da questo punto di vista in Giappone si sta facendo tutto il possibile per creare queste condizioni da “libertà vigilata”, considerando un contesto nel quale si è ancora contrari all’avvio della rassegna a Cinque Cerchi, secondo gli ultimi sondaggi.

Questa novità, va detto, è stata sicuramente oscurata dalle dichiarazioni del capo del Comitato organizzatore locale Yoshiro Mori, a cui è stato chiesto di dimettersi dopo l’affermazione sull’eccessivo “eloquio” delle donne agli incontri. Sono arrivate le scuse, ma nient’altro.

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Foto: Lapresse

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