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Australian Open 2021, Novak Djokovic da campione oltre il dolore: vittoria in cinque set contro Taylor Fritz

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Più forte di Taylor Fritz e degli infortuni. Novak Djokovic trionfa nell’ultimo match della quinta giornata dell’Australian Open 2021, domando in cinque set l’americano, numero 27 del tabellone, nonostante un infortunio al fianco che lo ha tormentato dall’avvio di terzo set in poi. Il numero 1 al mondo ha vinto da campione, con il punteggio di 7-6 6-4 3-6 4-6 6-2, usando furbizia ed intelligenza, senza chiedere troppo al suo corpo nelle frazioni centrali per non aggravare il suo infortunio per poi approfittare dell’unico spiraglio concesso dal suo rivale, che sembrava in controllo della partita fino a che non si è sciolto nel sesto gioco. Al quarto turno ci sarà la sfida con Milos Raonic.

La prima parte di partita si può riassumere in un modo: bene Fritz, benissimo Djokovic. Il primo game del numero 1 al mondo è complicato, non viene aiutato dal servizio e si ritrova subito a dover fronteggiare, e salvare, una palla break. Fritz spinge parecchio con i suoi colpi da fondocampo, il serbo accetta di buon grado i ritmi violenti impressi dal numero 27 in tabellone e lo costringe sulla diagonale di rovescio dove è più falloso. Il risultato è il 3-1 con cui cerca di indirizzare la frazione. Djokovic però appare impreciso, commettendo qualche errore gratuito di troppo con il dritto (15 in tutto e soli 8 vincenti). Se nel settimo gioco è bravo a salvarsi da due palle break con la prima di servizio, nel nono combina la frittata permettendo all’americano, spinto dal pubblico, di colmare il gap. Nel tie-break però Djokovic torna il solito chirurgo, dominando il gioco decisivo e prendendosi il primo set.

L’andamento del tie-break si fa sentire sui due contendenti in apertura di secondo set. Djokovic sembra più sicuro dei suoi colpi di dritto e ritrova la prima di servizio. Arriva subito il break a favore del numero 1 in apertura di parziale che mette avanti il serbo, ma Fritz non è domo e si gioca ogni scambio con il coltello fra i denti. Riesce a mettere pressione sul servizio avversario, con ‘Djoker’ dà fondo a tutte le sue energie mentali e nervose per mantenere il naso avanti. Ogni game si rivela combattuto, entrambi sono costretti a doversi salvare dal 15-40 sul loro servizio. La partita è vibrante, ma il break in apertura fa la differenza e porta Djokovic in vantaggio due set a zero.

Ma la partita non è finita, il serbo continua ad essere impreciso e due nastri lo portano a dover salvare due palle break in apertura di terzo set, ma come sempre, il campione esce fuori dalle difficoltà con grinta e carattere. Nel terzo game però cambia la partita: una sua scivolata sulla scritta ‘Melbourne’ a fondocampo lo costringe ad un lungo medical time out per curarsi il fianco. Rientra in campo un Djokovic non al meglio, che non riesce nemmeno a spostarsi sulla sua destra e che fa fatica a giocare il dritto. L’unico modo per tenere in piedi la terza frazione è il servizio, con il numero 1 che in risposta quasi non ci prova e ad ogni pausa ne approfitta per chiamare il fisioterapista. Ma la forma fisica è quella che è, appare inevitabile il break a favore di Fritz nell’ottavo gioco, che concretizza l’occasione e si porta a casa la terza frazione.

La situazione fisica di Djokovic non migliora nel corso del tempo, appigliandosi a tutto quello che il suo corpo gli concede. Ma il suo dritto, così come il suo gioco, va scomparendo scambio dopo scambio, ed errore dopo errore arriva il break per l’americano nel terzo gioco. Fritz non ha alcuna pietà e gestisce, servendo ace a ripetizione, mentre il numero 1 al mondo sembra non avere armi per reagire lasciando andare la quarta frazione. Nel set decisivo Novak trova un minimo di condizione per permettergli di spingere ogni tanto soprattutto di rovescio, rendendo la vita un po’ più complicata al suo avversario e attendendo uno spiraglio che gli possa aprire l’americano. Che inaspettatamente arriva al sesto gioco: l’americano sembra avere la partita in mano ma d’improvviso si scioglie concedendo una palla break, con il numero 1 al mondo che non si fa pregare e strappa l’incrocio delle righe. Incredibilmente la partita è nelle sue mani, mentre Fritz perde completamente lucidità e alza bandiera bianca, con la Rod Laver Arena vuota che viene riempita dall’urlo di esultanza di Djokovic.

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Foto: Lapresse

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