Senza categoria
Australian Open 2021: Matteo Berrettini e Fabio Fognini, missione ottavi di finale con Khachanov e de Minaur
Matteo Berrettini e Fabio Fognini si giocano l’accesso agli ottavi di finale degli Australian Open 2021 nella mattina italiana di domani. Il romano, numero 10 del mondo, sfiderà il russo Karen Khachanov non prima delle 7:00, come ultimo match sulla John Cain Arena, mentre il ligure, che è al 17° posto del ranking ATP, avrà di fronte l’australiano Alex de Minaur, rimasto solo dopo l’uscita di scena di Nick Kyrgios, nella sfida che chiude il programma della Margaret Court Arena, dunque in piena mattina dalle nostre parti.
Berrettini ha un bilancio positivo con il suo avversario: 3-0, anche se ci tiene a ricordare che, benché Khachanov non lo ricordi, il russo lo abbia battuto un paio di volte nei tornei giovanili. Rimane il fatto che si tratta di una sfida cui entrambi arrivano avendo già ceduto un set: Matteo nel match di secondo turno con il ceco Tomas Machac, Karen all’esordio con l’australiano, wild card, Aleksandar Vukic. Per Berrettini sarà importante trovare continuità con la prima di servizio, un colpo che gli ha finora donato 33 ace nei due turni iniziali, il 18° miglior dato nel torneo. Anche Khachanov fa buon affidamento sui colpi di inizio gioco, però soffre particolarmente quando si trova di fronte il romano, cui ha strappato solo un set nelle tre sfide precedenti.
Non appare difficile intuire che, nella loro prima volta a livello Slam, tutto si possa decidere nell’arco di pochi punti. C’è un obiettivo particolare per l’azzurro, ed è quello di agganciare l’argentino Diego Schwartzman in classifica a quota 3480 punti. Il numero 9 del mondo è uscito, infatti, con l’altro russo Aslan Karatsev: non c’erano quattro russi al terzo turno da Wimbledon 2007. E nelle altre cinque volte in cui ciò è accaduto, due erano le costanti: Marat Safin e Mikhail Youzhny.
Fognini, invece, con de Minaur non ha mai giocato. Parte senz’altro con i favori del pronostico non dalla sua parte, senza contare che ha dovuto faticare per cinque set nel derby con un più che lodevole Salvatore Caruso. A suo favore, però, potrebbe esserci un fattore: l’aussie non potrà contare sul sostegno del proprio pubblico. Per cinque giorni, infatti, a causa del lockdown nello Stato della Victoria si dovrà giocare a porte chiuse (come è già accaduto, con scena al limite del surreale, direttamente a Djokovic-Fritz in corso). Più che il secondo turno con l’uruguaiano Pablo Cuevas, di de Minaur spaventa il primo, in cui ha travolto l’americano Tennys Sandgren, giocatore difficile da affrontare che qui ha raggiunto i quarti lo scorso anno (e per 7 volte ha avuto match point con Roger Federer).
Fognini è perfettamente consapevole della difficoltà dell’incontro, tant’è che ha candidamente dichiarato di non essere lui il favorito. Ma un terzo turno, viste le premesse dell’anno, è un obiettivo ben più che positivo, anche considerando i momenti in cui lo si è visto tornare a giocare un ottimo tennis. E poi, all’orizzonte c’è Rafael Nadal. Un Nadal forse non al meglio, e pur sempre l’uomo col quale adotta, da anni, una semplice tattica: bombardamento costante. Quella che al mancino di Manacor crea più fastidio in assoluto. Certo, una sconfitta cambierebbe poco, visto che ad oggi i punti non si perdono. Ma una vittoria metterebbe davvero le ali all’uomo che per primo ha riportato l’Italia in top ten nel 2019 dopo oltre quarant’anni.
[sc name=”banner-dirette-live”]
Foto: LaPresse