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Australian Open 2021. Rafael Nadal non sarà felice di affrontare Fabio Fognini…

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Rafael Nadal-Fabio Fognini, capitolo numero 17: la scena è pronta, e con ogni probabilità sarà quella della Rod Laver Arena, lunedì. E sarà più probabile vedere i due lottare nella sessione serale rispetto a quella diurna; del resto è quasi sempre stata quella nella seconda parte della giornata la loro collocazione temporale all’interno del programma rilasciato dall’organizzazione degli Australian Open.

Certo, in pochi avrebbero potuto scommettere, all’inizio, sull’approdo del taggiasco agli ottavi. E’ vero che c’era stato qualche segnale decisamente positivo venuto dall’ATP Cup, ma è altrettanto vero che il terzo turno con Alex de Minaur preoccupava. E invece, con l’australiano, si è vista una delle migliori prestazioni del numero 2 d’Italia sul veloce in carriera, un 6-4 6-3 6-4 in cui il miglior repertorio di Fognini è uscito fuori in tutta la sua bellezza.

Non basta vedere il conteggio dei precedenti tra Nadal e il ligure per capire come stanno le cose. Il 12-4, infatti, spiega poco della bassa voglia del vincitore del 2009 di affrontarlo. Soltanto pochi confronti (tra cui il primo, a Roma nel 2013) sono stati senza storia a favore dell’iberico, ma, parlando di 2013, già a Pechino Fognini era avanti di un set e un break, a furia cercare di riempire di vincenti il mancino di Manacor. In mezzo, il confronto del Roland Garros, dove, al terzo turno, Fabio tenne bene per due set. Il 2015 è, e rimarrà sempre, l’annus mirabilis per l’azzurro: tre vittorie in cinque confronti, due sul rosso (Rio e Barcellona) e una agli US Open con rimonta da due set e break di svantaggio. Da allora tante battaglie, anche in fasi importanti, come la semifinale al Masters 1000 di Miami 2017 e soprattutto a Montecarlo nel 2019, quando Fognini trovò il 6-4 6-2 che lo lanciò poi verso la vittoria del torneo.

E del resto è lo stesso Nadal che ricorda la forza di Fognini: “È uno dei giocatori con maggior talento del circuito. Quando gioca bene è uno degli avversari più pericolosi. Sarà una partita difficile, ma spero di farmi trovare pronto“. Una forza che si esprime anche nel puro e semplice discorso tattico. Il ligure, infatti, ha da tempo una semplice maniera per contrastare l’arsenale a disposizione del numero 2 del mondo: essere sempre all’attacco, cercando accelerazioni dove possibile. Con quel pizzico di imprevedibilità che non guasta mai. Tanto più che il mancino di Manacor non si avvicina proprio al meglio a questo incontro, visti i problemi alla schiena in ATP Cup che si stanno lentamente risolvendo solo ora, a suo dire. Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per vedere una di quelle partite che si potrebbero ricordare.

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Foto: LaPresse

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