Sci Alpino
Sci alpino, Cortina 2021: Mikaela Shiffrin, talento sconfinato. Austria, un mondiale trionfale
Federica Brignone l’ha “combinata” grossa, Mikaela Shiffrin si è messa a spiegare al mondo come si scia sul ghiaccio. Italia e Stati Uniti, delusione e orgoglio. Ma i rimpianti azzurri, in realtà, non possono essere poi troppi, perché anche in caso di mancato errore alla terza porta dello slalom, dopo aver “vinto” il superG del mattino, probabilmente Federica non sarebbe riuscita ad agguantare le tre specialiste pure dei rapid gates, che si sono spartite le medaglie sul podio. A livello maschile, invece, la gara è stata più aperta del previsto, tant’è vero che non ha vinto il favoritissimo detentore del titolo, Pinturault.
Morale, la seconda settimana del Mondiale di sci alpino a Cortina 2021 si è aperta nel segno delle Nazioni finora dominanti, cioè Austria (3 ori) e Svizzera (7 podi), rispettivamente prima e seconda nel medagliere, e di colei che probabilmente monopolizzerà questa settimana, perché Shiffrin ora va considerata favorita sia in gigante sia in slalom.
L’americana è davvero un fenomeno di testa e programmazione. Viste le difficoltà legate allo scarso allenamento estivo, ha puntato tutte le fiches sui Mondiali, ma non solo: con il suo staff non ha sbagliato una mossa. In combinata non aveva mai partecipato, fino a oggi, a un evento iridato (è argento olimpico in carica) eppure stavolta ha detto sì, rinunciando al parallelo odierno. Risultato: 1 oro e 1 bronzo tra prova multipla e superG, prima ancora delle ‘sue’ gare. In slalom non perde da Schladming 2013, in gigante è oro uscente a cinque cerchi. Ieri ha costruito il successo in superG, piazzandosi a un passo dal tandem azzurro Brignone-Curtoni, per poi sciare con intelligenza sul ghiaccio vivo della “Rumerlo”, cioè in progressione, su un tracciato che le permetteva di portare il suo ritmo fino al traguardo. Ed è calata la notte per le avversarie: Petra Vlhova (argento, come ad Åre 2019, quarta medaglia mondiale) ha chiuso a 86 centesimi, la campionessa olimpica Michelle Gisin (bronzo, dopo l’argento di St. Moritz 2017) a 89. L’unica sfida vera è stata proprio quella tra la slovacca e la svizzera per il ruolo di damigelle d’onore. Per il resto, spettacolo modesto, con 16 atlete al traguardo su 34 al via del superG e infatti da Cortina cominciano a sospettare che si voglia in qualche modo “boicottare” la “Perla delle Dolomiti” (ma perché, poi?) dato che tre indizi fanno una prova: non si capisce il motivo per cui la FIS abbia fresato la pista del superG femminile prima della gara, disegnato un gigante nella prima parte della discesa maschile e barrato così tanto la pista da slalom ieri, perfetta per gli uomini, eccessivamente dura per le ragazze.
L’Italia, in ogni caso, è rimasto al palo. Anzi al legno, di Elena Curtoni, quarta, staccata però di quasi 1″50 dal podio, ma autrice della miglior combinata in carriera. Brignone, invece, ha combinato la frittata alla terza porta dello slalom, su una lastra di ghiaccio: “Ho sbagliato io – le sue parole – la pista era bella, degna di un Mondiale, con condizioni che normalmente mi piacciono. Pensavo fosse più facile e non si scivolasse così tanto. Sono partita all’attacco. Troppo“. Se però Federica riuscirà a resettare tutto, con Bassino, Pirovano, Della Mea (e le nuove qualificazioni, con due gruppi su piste diverse, le prime 16 accedono al tabellone a eliminazione diretta) domani potrà tentare l’impresa in parallelo, perché la migliore Brignone della stagione si è vista proprio a Lech, quest’anno.
Per l’Austria, invece, un Mondiale trionfale, ma solo al maschile (ragazze sempre a secco): Schwarz ha costruito il suo titolo odierno grazie al superG, chiuso quinto a soli 32 centesimi da Pinturault. Poi ha ribaltato la situazione in slalom, vincendo di un niente su Alexis, che oggi diserterà il parallelo. Terzo Meillard, con grave errore in slalom, solo decimo Tonetti, incapace di approfittarne dopo un buon superG: “Slalom ostico, ho provato ad attaccare, ma non ce l’ho fatta. Mi dispiace molto“, ha detto. Sarà in gara domani mattina con De Aliprandini, Borsotti e Franzoni. Speranze ridotte al lumicino.
Foto: Lapresse