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‘Italia, come stai?’: cosa aspettarci dagli sport invernali?

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Ormai ci siamo. Cinque giorni e prenderà il via a Calgary la Coppa del Mondo di short track.  L’ultimo fine settimana di ottobre, inoltre, vedrà la tradizionale località austriaca di Solden ospitare i primi giganti dello sci alpino. Man mano, poi, toccherà a tutte le altre discipline. Olimpiazzurra vi fornirà fino a fine marzo una copertura capillare di tutti gli sport invernali: non ne mancherà nemmeno una, con presentazioni, risultati, approfondimenti ed interviste ai protagonisti. Ma cosa dobbiamo aspettarci dagli azzurri nell’anno che precede le Olimpiadi di Sochi 2014?

 

Sci alpino maschile: il punto di forza sembra rappresentato dagli slalomisti. Cristian Deville e Stefano Gross sono chiamati a confermare e, perché no?, anche migliorare le grandi prestazioni della scorsa annata. Attesi al riscatto saranno invece Manfred Moelgg e Giuliano Razzoli, con quest’ultimo che ha risolto il problema scarponi e, toccando ferro, ha finalmente potuto svolgere una preparazione estiva senza imprevisti. Non bisogna dimenticare neppure Patrick Thaler, che a quasi 35 anni sta vivendo una nuova giovinezza. Puntano ad esplodere tra i rapid gates i giovani Roberto Nani e Riccardo Tonetti. Anche la squadra di gigante nutre importanti ambizioni, con Max Blardone pronto a dare l’assalto a quella medaglia importante che gli manca ai Mondiali di Schladming. In allenamento sta mostrando ottime cose anche Giovanni Borsotti, mentre Davide Simoncelli è in recupero da un infortunio. La squadra, tuttavia, necessita di ricambi e si spera in un contributo importante da parte dei 22enni Mattia Casse e Luca De Aliprandini, senza dimenticare il già citato Nani. Il settore in cerca di rivincite dopo la scialba passata stagione è quello della velocità. Dominik Paris, il nostro discesista più completo, sembra in grado di salire un altro gradino verso le primissime posizioni, mentre le condizioni fisiche di Christof Innerhofer sono contrassegnate da un punto interrogativo per i cronici problemi alla schiena. Sognano una rinascita Werner Heel e Peter Fill, mentre la sorpresa potrebbe portare la firma di Siegmar Klotz.

Sci Alpino femminile: il talento non manca. Federica Brignone, Elena Curtoni e Lisa Agerer sono tre gioielli su cui costruire un futuro importante. Proprio la Agerer, poi, sembra possedere quelle caratteristiche fisiche per diventare una polivalente di tutto rispetto. Il punto di forza è il gigante, dove la Brignone insegue la prima vittoria in Coppa del Mondo dopo l’argento iridato del 2011 ed in cui l’Italia schiererà atlete del calibro di Manuela Moelgg e Denise Karbon: se sorrette dal fisico, sono ancora in grado di fare grandi cose. Attenzione anche a Nadia Fanchini, data in grandissima forma tra le porte larghe, in attesa di rituffarsi a tempo pieno anche nella velocità. In slalom Irene Curtoni potrebbe rivelarsi il traino di una scuola azzurra che ha faticato negli ultimi anni; anche in questo caso proverà a dire la sua Manuela Moelgg, con l’auspicio che Chiara Costazza possa ritrovare le sensazioni e le sicurezze di un tempo. Nella velocità punta a confermarsi al vertice Daniela Merighetti, anche si tratta del settore dove la concorrenza straniera è più agguerrita. L’infortunio di Johanna Schnarf ha privato la nazionale di un elemento importante, ma cercheranno di non sfigurare Elena Fanchini e Francesca Marsaglia. Elena Curtoni, infine, sarà la punta azzurra in SuperG, mentre tra le giovanissime bisognerà seguire con attenzione la talentuosa Sofia Goggia.

Sci di fondo: se l’Italia vive un periodo di grande crescita generale negli sport invernali, la disciplina che soffre maggiormente è proprio lo sci di fondo. In campo maschile, con Giorgio Di Centa (40 anni) e Pietro Piller Cottrer (38) che proseguiranno fino a Sochi 2014, nelle gare di distanza la punta sarà Roland Clara, atleta in grado di puntare al podio nelle gare con partenza ad intervallo, ma zavorrato in quelle in linea da uno spunto veloce inferiore ai rivali stranieri. Chi punta al definitivo salto di qualità è David Hofer, mentre Valerio Checchi e Thomas Moriggl vedono profilarsi una delle ultime occasioni per non rimanere degli incompiuti. Anche tra i giovani, purtroppo, non si intravedono fenomeni, se non quel Federico Pellegrino che, però, dovrà prima consolidarsi come atleta di vertice nelle sprint.
Situazione anche peggiore in campo femminile, con Silvia Rupil e Virginia De Martin reduci da una stagione al di sotto delle aspettative ed in cerca di riscatto. Due talenti, però, lasciano ben sperare: si tratta di Debora Agreiter, vice-campionessa del mondo under23 dello skiathlon, e Gaia Vuerich, specialista delle sprint. In ogni caso, nello sci di fondo ci sarà da soffrire.

Biathlon: sarà l’anno della consacrazione per Lukas Hofer? Il 23enne altoatesino ha mezzi per diventare uno dei big della disciplina, anche se non è ancora riuscito a dimostrarlo appieno. Al suo fianco due coetanei di belle speranze come Pietro Dutto e Dominik Windisch. A 31 anni il veterano della squadra è ormai Christian De Lorenzi, mentre Markus Windisch (28) sarà come sempre indispensabile in chiave staffetta. In campo femminile Michela Ponza può garantire qualche importante piazzamento tra le prime 15, mentre si attende l’esplosione di Dorothea Wierer, anche se attualmente l’azzurra è ferma per un infortunio alla caviglia. Punta sulla regolarità Karin Oberhofer, mentre Nicole Gontier ed Alexia Runggaldier, entrambe classe 1991, cercheranno di fare esperienza in Coppa del Mondo.

Combinata nordica: come sta Pittin? Ruotano tutte intorno a questa domande le possibilità azzurre di disputare una stagione eccellente in questo sport. Il 22enne di Cercivento dovrà prima di tutto superare i fantasmi psicologici derivanti dalle due cadute dello scorso anno che lo avevano costretto ad un lungo stop per un infortunio alla spalla. Inoltre dovrà anche adattarsi alle nuove regole nel salto che, sulla carta, dovrebbero svantaggiare atleti come lui che hanno nella potenza in uscita dal dente il punto di forza. Sogna la consacrazione Armin Bauer, mentre Lukas Runggaldier dovrà ritrovare le sensazioni di un paio d’anni fa dal trampolino per ambire al podio. Il settore, nel complesso, gode di grande vitalità, con diversi giovanissimi che potrebbero presto impensierire i capitani: si tratta di Mattia Runggaldier, Samuel Costa e Manuel Maierhofer. Giuseppe Michielli, a soli 27 anni, è già un veterano e dovrà sudarsi il posto a suon di risultati.

Salto: per Sebastian Colloredo ed Andrea Morassi l’obiettivo sarà quello di installarsi con costanza tra i primi 15 e, sporadicamente, centrare la top10. In campo femminile colei che sembra nutrire le maggiori ambizioni è la 18enne Evelyn Insam, a caccia del primo podio in Coppa del Mondo. Sperano in un ritorno ai vertici anche Lisa Demetz e, soprattutto, Elena Runggaldier, argento ai Mondiali del 2011.

Snowboard: nel parallelo maschile l’Italia può contare sulla squadra più forte al mondo insieme all’Austria. Roland Fischnaller proverà nuovamente l’assalto alla sfera di cristallo mancato lo scorso anno per una manciata di punti. Uno dei suoi rivali più temibili sarà proprio il compagno di squadra Aaron March, ormai maturo per fare un pensierino anche alla generale. Buoni piazzamenti sono attesi anche da Christoph Mich, Meinhard Erlacher e da Edwin Coratti, campione del mondo juniores di PSG nel 2010. Competitivo anche il gruppo di snowboardcross, con Omar Visintin, Emanuel Perathoner e Luca Matteotti in grado di puntare al podio in ogni gara. Poche speranze, invece, nell’half-pipe, anche se Manuel Pietropoli, atleta capace di vincere in Coppa del Mondo, cercherà di tornare sui livelli di qualche stagione fa. Tra le donne, in parallelo potrebbero esplodere le talentuose Andrea Tribus e Nadya Ochner. Nello snowboardcross Raffaella Brutto non sarà più sola, ma affiancata dalla 17enne Michela Moioli, talento annunciato della specialità e seconda in Coppa Europa nella passata stagione.

Freestyle: in attesa di recuperare Deborah Scanzio, l’Italia si affiderà a Giorgia Bertoncini, talentuosa 18enne di Bergamo che disputerà la prima vera stagione intera nella Coppa del Mondo di moguls. L’obiettivo sarà fare esperienza, magari conquistando qua e là qualche risultato di prestigio. La giovane lombarda si esprime al meglio anche nello slopestyle, dove ha già conquistato due piazzamenti tra le prime 8 in Coppa del Mondo. In campo maschile Giacomo Matiz cercherà di centrare più finali possibili nei moguls, mentre è chiamato ad uscire dall’anonimato lo ski-cross con Stefan Thanei (ex-discesista dello sci alpino), Diego Castellaz, Marco Tomasi e Stephan Miribung.

Slittino: se quest’anno le slitte azzurre saranno almeno equivalenti a quelle dei tedeschi in termini di rendimento, Armin Zoeggeler potrà tornare a vincere. In rampa di lancio il giovanissimo Dominik Fischnaller. Clicca qui per leggere un articolato approfondimento su questa disciplina.

Bob: Simone Bertazzo crede fermamente nel riscatto dopo una stagione opaca. A 30 anni è ancora molto giovane in uno degli sport dove l’esperienza conta maggiormente. L’obiettivo è quello di tornare sui livelli di due stagioni or sono, quando giunse terzo nella classifica generale di Coppa del Mondo di bob a 2. I Mondiali di St. Moritz, poi, rappresenteranno anche l’occasione per ritentare l’assalto a quel podio iridato conquistato proprio su questa pista nel 2007 (fu bronzo con Samuele Romanini). In Coppa Europa cercherà di mettersi in luce la grande speranza Patrick Baumgartner (18 anni), già campione olimpico giovanile, mentre il frenatore Alessandro Grande verrà presto provato anche come pilota. Grazie a Serena Capponcelli l’Italia dovrebbe finalmente tornare a competere anche nella Coppa del Mondo di bob femminile, mentre promette bene pure la 19enne Mathilde Parodi.

Skeleton: è l’anello debole del panorama invernale italiano, ma, come ci ha confidato il presidente federale Flavio Roda, qualcosa si sta muovendo, con i praticanti sul territorio nazionale che sono già diventati una cinquantina. Allargare la base è fondamentale per ritrovarsi un giorno qualche atleta di buon livello e, perché no, un campione che possa rievocare le gesta di Nino Bibbia, campione olimpico a St. Moritz 1948. Quest’anno non sono attesi miracoli, con Maurizio Oioli, Marco Zoccolan e Giovanni Mulassano che avranno come obiettivo massimo quello di agguantare qualche top15. Tra le donne, invece, da seguire con attenzione la crescita della 23enne Giulia Carpin.

Pattinaggio velocità: Mirko Nenzi il nostro uomo migliore che cercherà di compiere il definitivo salto di qualità ed avvicinarsi il più possibile ai migliori al mondo nei 1000 metri. Il 23enne veneto sta pian piano cercando di intraprendere anche la strada della polivalenza, anche se è presto per dire se abbiamo trovato l’erede di Enrico Fabris. L’Italia spera di ritrovare un team-pursuit competitivo grazie alla buona forma mostrata nei test di preparazione da Matteo Anesi e dai giovani Marco Cignini e Luca Stefani. Sogna di mettersi in luce anche Fabio Francolini, medaglia d’oro nella corsa a punti ai Mondiali di pattinaggio a rotelle disputati a settembre ad Ascoli Piceno. Tra i giovanissimi, occhio ad Andrea Giovannini. Il Bel Paese, inoltre, sarà rappresentato anche in campo femminile anche dalle promettenti Yvonne Daldossi, Francesca Bettrone e Paola Simionato, che daranno vita anche ad un team-pursuit azzurro.

Short track: venerdì si comincia e l’Italia può contare su una vera e propria corazzata in campo femminile grazie ad Arianna Fontana e Martina Valcepina. Potrebbe essere l’anno buono anche per l’ascesa di Arianna Valcepina, sorella minore di Martina. In campo maschile l’oriundo Anthony Lobello potrebbe infondere nuova linfa ad un settore che fatica a rinnovarsi. Clicca qui per leggere un approfondimento completo sullo short track italiano.

Pattinaggio artistico: in attesa di ritrovare Carolina Kostner nel 2013, l’Italia si affiderà nella danza ad Anna Cappellini e Luca Lanotte, pronti a compiere un ulteriore step sulla strada dell’elite mondiale. Punta ad un podio agli Europei la coppia formata da Stefania Berton ed Ondrej Hotarek, mentre a livello mondiale il gap dalle concorrenti per le medaglie resta piuttosto importante. In campo maschile il ritiro di Samuel Contesti ha privato l’Italia di un atleta di caratura internazionale, che sarebbe stato importante anche per la prova a squadre che sarà inserita per la prima volta anche alle Olimpiadi di Sochi 2014.

Curling: dal 7 al 15 dicembre la nazionale femminile sarà impegnata a Karlstad (Svezia) per i Campionati Europei, dove l’obiettivo minimo sarà quello di qualificarsi ai Mondiali di Riga 2013. In Lettonia, poi, le azzurre cercheranno di conquistare i punti necessari per uno storico accesso alle Olimpiadi di Sochi 2014. Per Giorgia Apollonio, Diana Gaspari, Claudia Alverà e Chiara Olivieri esistono i presupposti per coronare un sogno che potrebbe cambiare la storia del curling italiano. Incoraggiante il decimo posto ai Mondiali di Lethbridge 2012, dove giunse anche un’epica vittoria contro le padrone di casa e maestre canadesi. In campo maschile, invece, è in atto una ricostruzione dopo il ritiro dello skip Joel Retornaz, diventato allenatore.

Hockey sul ghiaccio: due obiettivi per la nazionale azzurra, uno molto difficile, l’altro alla portata. Il primo sarà qualificarsi alle Olimpiadi di Sochi 2014: per farlo gli azzurri dovranno vincere un girone con Germania, Austria ed una squadra da definire. Si giocherà a febbraio in casa dei teutonici, i quali esprimono un hockey in questo momento nettamente superiore al nostro: inutile girarci attorno, serve un miracolo. L’altro obiettivo sarà tornare nella prima divisione dei Mondiali, ovvero tra le prime 16 del globo. La realtà, tuttavia, è che da qualche anno la selezione tricolore fa la spola tra Serie A e Serie B: il salto di qualità è ancora troppo distante e non si potrà compiere finché l’hockey resterà uno sport di nicchia praticato per lo più nelle località dell’Alto Adige.

 

federico.militello@olimpiazzurra.com

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