Seguici su

Formula 1

F1, la Ferrari verso i Test del Bahrain. Novità al motore ed aggiornamenti per risalire la china

Pubblicato

il

Se torniamo con la mente ad un anno fa, provando a mettere tra parentesi la questione legata alla pandemia, a livello di F1 ci eravamo appena messi alle spalle i test pre-stagionali di Barcellona. Al netto dello stupore proposto dalla Mercedes con il DAS, ogni scenario rimaneva ancora aperto, come la speranza che la Ferrari avesse allestito una monoposto finalmente competitiva. La SF1000, invece, è andata a riscrivere, in negativo, ogni record possibile della storia della scuderia di Maranello. Un vero e proprio buco nell’acqua che, la scuderia emiliana, farà di tutto per evitare anche nella stagione 2021.

Il team principal Mattia Binotto ha spiegato quali saranno le novità della vettura: “Avremo una power unit completamente nuova, perché il regolamento ci concede questa possibilità, ma tante altre componenti sono state congelate, ad iniziare dal telaio, una delle variabili più evidenti. Anche sul fronte aerodinamico, che resta libero da vincoli, avremo comunque meno opportunità di sviluppo sia in galleria del vento sia nelle simulazioni perché è stato ridotto al 60% il tempo a disposizione. Ci sono molte limitazioni, ma nel 2021 avremo oltre ad un nuovo motore anche un’aerodinamica rivista in modo significativo rispetto a quella di quest’anno, grazie alla quale speriamo di aver risolto i problemi più importanti riscontrati sulla monoposto 2020”.

A quanto pare i due gettoni di sviluppo saranno utilizzati per il retrotreno. La trasmissione stretta permetterà due vantaggi, uno a livello aerodinamico e l’altro rappresentato dalla modifica della sospensione posteriore, che potrebbe pagare dividendi per incrementare il carico che viene generato dal corpo vettura e dal diffusore. Tutti questi interventi sono mirati ad intervenire in una zona decisiva della monoposto, ma il punto di domanda rimane, comunque, il motore. Il vero tallone d’Achille del 2020 dovrà assolutamente essere messo in archivio. La nuova Power Unit dovrebbe garantire 15-20 cavalli in più, per spingersi poi ad almeno 30, grazie ad un intercooler nuovo e al miglioramento dell’ibrido con una MGU-K che sarà capace di aumentare il tempo di erogazione della potenza elettrica nell’arco del giro. Saranno sufficienti queste novità per migliorare la situazione in casa Ferrari? Vista la base di partenza (davvero bassa) la monoposto tinta di rosso non potrà che mettere subito in mostra dei miglioramenti, ma la crescita lungo il corso dell’annata farà la differenza. Cercheremo di capire come andranno le cose sin dai test pre-stagionali, un momento non decisivo della stagione, ma sicuramente indicativo.

Foto: Lapresse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità