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Strade Bianche 2021: Alberto Bettiol e Davide Formolo le punte dell’Italia? Attenzione a Brambilla

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Mancano solo due giorni alla Strade Bianche 2021. La gara senese è giunta alla quindicesima edizione e al momento, nell’albo d’oro, è presente una sola vittoria italiana, quella di Moreno Moser nel 2013. La semiclassica degli sterrati, negli anni, si è dimostrata assai antipatica per i corridori nostrani e anche stavolta i favoriti principali sono fuoriclasse provenienti da altre nazioni come Wout Van Aert, Julian Alaphilippe a Mathieu van der Poel.

Ad ogni modo, il Bel Paese può contare su delle carte importanti, in primis Davide Formolo (UAE Team Emirates) e Alberto Bettiol (EF Education-Nippo), grandi protagonisti della Strade Bianche agostana del 2020. Il veneto, nella passata stagione, fu secondo, preceduto solo da Wout Van Aert. Il toscano, invece, fu l’ultimo ad arrendersi al belga, ma nel finale andò in crisi e giunse quarto.

Formolo e Bettiol sono due corridori assai diversi. Il primo è un atleta forte in salita e dotato di grande endurance, che ha nelle corse delle Ardenne il suo naturale terreno d’elezione ed è anche capace di fare classifica nei grandi giri. Il secondo, invece, è un uomo da classiche trasversale, il quale si è esalta sui lunghi chilometraggi e ha una spiccata predilezione per i muri delle Fiandre.

Il fatto che due atleti così differenti tra loro siano, in egual modo, dei seri contendenti al successo finale della Strade Bianche, ci fa capire quanto la gara in questione sia aperta a qualsiasi tipologia di corridore, purché questi sia supportato da un’ottima condizione. E qua sorge spontanea una domanda: come stanno Formolo e Bettiol?

Il veneto, al momento, ha corso solo l’UAE Tour in supporto di Tadej Pogacar. Nella gara emiratina Davide ha svolto un buon lavoro in favore dello sloveno, ma abbiamo visto davvero troppo poco per trarre una conclusione sul suo stato di forma. Bettiol, invece, dopo un discreto Etoile de Bessèges, è andato molto male, durante lo scorso weekend, alla Faun-Ardèche Classic e a La Drome Classic. I segnali, sulla carta, non sono incoraggianti, ma il toscano potrebbe essersi nascosto nelle manifestazioni in questione.

Chi, invece, sta sicuramente benissimo è Gianluca Brambilla. Il corridore della Trek-Segafredo, con un grande numero, ha di recente vinto la tappa regina e la classifica generale del Tour du Var. Nella gara in questione, l’azzurro si è levato di ruota, in salita, il vincitore del Giro d’Italia Tao Geoghegan Hart e il giovane e promettente francese Valentin Madouas. Considerando che, già nel 2016, è arrivato sul podio della semiclassica senese, Brambilla, sabato, potrebbe rivelarsi un protagonista inatteso della Strade Bianche.

Tra gli altri azzurri che potrebbero ottenere dei buoni piazzamenti nella manifestazione senese troviamo Andrea Vendrame (Ag2r la Mondiale), il quale ha sfornato un’ottima prova ieri al Trofeo Laigueglia, corridori come Diego Rosa (Arkea-Samsic), Fabio Felline (Astana), Daniel Oss (Bora-Hansgrohe) e Giovanni Visconti (Bardiani), che già in passato hanno fatto molto bene su queste strade, il veterano veneto Andrea Pasqualon (Intermarché), due giorni fa terzo a Le Samyn e, ovviamente, quel Davide Ballerini (Deceuninck-Quick Step) che si è lasciato tutti alle spalle all’Omloop Het Nieuwsblad, la prima semiclassica fiamminga della stagione.

Foto: Lapresse

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