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ATP Rotterdam 2021, Andrey Rublev vince l’ottavo titolo in carriera e batte in due set Marton Fucsovics
Un rullo compressore. Andrey Rublev conquista l’ottavo titolo in carriera e si laurea campione nel torneo di Rotterdam (Paesi Bassi) per la prima volta. Il russo (n.8 del mondo) ha sconfitto l’ungherese Marton Fucsovics (n.59 del ranking) per 7-6 (4) 6-4 in quasi due ore di gioco. Una partita nella quale, alla lunga, il pressing da fondo del tennista nativo di Mosca è stato premiato, trovando delle crepe nella difesa del rivale. Rublev ha archiviato la pratica con 9/15 punti vinti a rete, 53/74 punti vinti al servizio, 28 vincenti e 11 errori non forzati contro i 21 del magiaro.
Nel primo set l’avvio del top-10 è un po’ balbettante e le quattro palle break concesse nel primo game ne sono una dimostrazione. Il russo si salva e a sua volta crea le basi del proprio break nel gioco successivo, ma Fucsovics si aggrappa letteralmente al servizio e annulla le due chance al n.8 del ranking. La frazione si sviluppa sul filo dell’equilibrio e Andrey non è sciolto come al solito, anche per merito di un avversario solido che non regala niente, bravo a fronteggiare le situazioni di difficoltà come nel dodicesimo gioco quando un set-point si presenta alla porta, ma il n.59 ATP la chiude. Al tie-break, però, il differente pedigree si vede e il 7-4 finale non è frutto del caso. Decisiva in favore del tennista nativo di Mosca è la percentuale di quindici in risposta alla seconda dell’ungherese (42%), costringendo quest’ultimo sempre a rincorrere nello scambio.
Nel secondo set il russo fa capire subito chi comanda: break in apertura e 2-0 immediato. Rublev ha il pallino del gioco in mano e la resa al servizio sale di livello rispetto al parziale precedente (71% dei punti vinti con il fondamentale della battuta) e questa efficienza gli conferisce maggior tranquillità in risposta, considerando le due palle break costruite nel settimo gioco. Fucsovics, però, è abile a tenere in vita il match fino al decimo game, quando però però cala il sipario sul 6-4.
Foto: LaPresse