MotoGP
MotoGP, grande equilibrio anche nella seconda giornata dei Test di Losail. Aggiornamenti sul motore per la Yamaha
Si profila un avvio di stagione sulla falsariga del 2020 per la MotoGP, che fa davvero fatica (almeno per il momento) a trovare un vero e proprio padrone della griglia in assenza dell’infortunato Marc Marquez. Dopo una prima giornata di prove poco indicativa, dedicata principalmente all’adattamento dei piloti in sella alle nuove moto, quest’oggi alcuni protagonisti hanno cominciato a fare sul serio andando a caccia della prestazione e firmando dei tempi già decisamente interessanti, ma in generale è l’equilibrio a regnare sovrano.
Quattro case diverse nelle prime cinque posizioni della classifica rappresentano di fatto un quadro della situazione difficile da interpretare, specie se la Suzuki campione del mondo non è inclusa in questa top5 ma deve accontentarsi di due buone prestazioni da top10 di Joan Mir e Alex Rins. La pista di Losail in tal senso va presa un po’ con le molle, in termini di valori in campo assoluti, perché presenta delle caratteristiche anomale rispetto a buona parte degli altri circuiti del Motomondiale. I team stanno infatti approfittando di questi test soprattutto per raccogliere dati e svolgere prove comparative di set-up (come per le Yamaha Factory), mentre ci sarà tempo più avanti per spremere al massimo il potenziale delle moto.
Da segnalare in particolare quest’oggi in casa Yamaha (lato del box Petronas di Franco Morbidelli) alcuni accorgimenti di elettronica per provare ad aumentare le velocità di punta sul dritto della M1 di vecchia generazione, mentre tra i centauri ufficiali Maverick Viñales è stato abbastanza convincente in termini di costanza sul ritmo gara. Novità anche per la Ducati di Jack Miller, che ha testato una nuova carena con i convogliatori di flusso, oltre ad un nuovo sistema per bloccare la forcella da parte della KTM. Bella battaglia a distanza nel frattempo tra i rookie, con Enea Bastianini leggermente più rapido (1/2 decimi) dello spagnolo Jorge Martin e del compagno di squadra Luca Marini.
Foto: Lapresse