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America’s Cup, rivoluzione New Zealand. Ray Davies: “Abbiamo cambiato tutto. Albero, vele, timone…”

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Fervono i preparativi nella baia di Auckland, dove mercoledì 10 marzo inizierà il match race che metterà in palio la America’s Cup. Luna Rossa e Team New Zealand sono pronti per darsi battaglia, si preannuncia un confronto titanico e particolarmente agguerrito, senza esclusione di colpi ed estremamente avvincente. Team Prada Pirelli insegue l’impresa mitologica: conquistare la Vecchia Brocca e portare in Italia, per la prima volta nella storia, il trofeo sportivo più antico del mondo. I Kiwi cercheranno di difendere la Coppa America dall’assalto degli avversari, sicuri di poter vincere senza particolari problemi, come hanno più volte fatto capire nelle ultime settimane.

Mancano meno di due giorni all’inizio del confronto: chi vincerà sette regate metterà le mani sulla Coppa delle 100 Ghinee ed entrerà nella leggenda. Abbiamo detto più volte che Luna Rossa ha puntato molto sulla manovrabilità dell’imbarcazione e sull’elevata qualità delle virate, progettando uno scafo capace di dare il meglio con vento leggero (anche se lo skipper Max Sirena ha dichiarato di sentirsi sicuro anche con brezze superiori ai 18 nodi, oltre che con quelle inferiori ai 12 nodi). Team New Zealand si è invece concentrata in particolar modo sulla velocità di punta e sul rendimento con Eolo furioso, tanto che all’annuncio di una America’s Cup ventosa, dato da Grant Dalton, era scoppiata una festa nell’hangar.

Al netto delle previsioni meteo, comunque sempre incerte fino all’ultimo minuto nel Golfo di Hauraki, Team New Zealand tornerà a disputare una regata dopo più di due mesi dall’ultima volta (pochi giorni prima di Natale andarono in scena le World Series). Da quelle prime esperienze con gli AC75 sono cambiate tantissime cose e a parlarne è stato Ray Davies, allenatore dei Kiwi, in un’intervista concessa al podcast di Shirley Robertson: “Tutte le vele sono nuove, si sono tutte evolute. Un paio di rande e sei fiocchi sono tutti nuovi. Abbiamo un nuovo albero, un nuovo timone e quindi praticamente tutto è cambiato dall’ultima volta che abbiamo navigato contro gli altri“. Si parla di un set di foil più stretti rispetto a quelli utilizzati lo scorso anno.

Davies ha anche confessato che Team New Zealand ha osservato Luna Rossa da molto vicino: “Abbiamo imparato dalle loro regate. Abbiamo visto i loro dati, abbiamo ascoltato le loro comunicazioni: è estremamente prezioso vedere le tecniche di navigazione. Le loro prestazioni sono migliorate sempre di più, stanno navigando molto bene e stanno facendo un ottimo lavoro nella loro comunicazione. Non sembrano commettere molti errori, stanno diventando sempre più raffinati. Sarà una vera battaglia, un evento spettacolare“.

Il neozelandese, che ha vinto la Coppa America quattro anni fa alle Bermuda, spende anche qualche parola per James Spithill, timoniere di Team Prada Pirelli insieme a Francesco Bruni: “È un feroce concorrente, feroce e competitivo. Ha una reputazione fantastica in Coppa. Sarà accurato e disciplinato, loro saranno difficili da battere. Il match race è sempre complicato, devi essere in grado di reagire alle mosse dell’avversario prendendo decisioni in una frazione di secondo, anche la partenza è importante e non vuoi restare indietro“.

Credit Emirates Team New Zealand – America’s Cup

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