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Formula 1

F1, Ferrari: tra problemi tecnici e un distacco di oltre un secondo dalla Red Bul

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Se la notevole coltre di sabbia sospinta dal vento ha reso davvero complicata la visibilità nel corso della prima giornata dei test F1 di Sakhir, anche il lavoro della Ferrari è tutt’altro che semplice da leggere. Le otto ore sul tracciato del Bahrain (quattro al mattino con Charles Leclerc, altrettante al pomeriggio con Carlos Sainz) hanno visto la scuderia di Maranello posizionarsi ben lontana dal vertice, ragionando molto più sul concreto, piuttosto che cercare la prestazione fine a sé stessa.

Incominciamo da quando c’era ancora la luce del giorno, e il sole non era ancora stato coperto dalla sabbia. Charles Leclerc ha completato 59 giri totali con il miglior crono di 1:33.242 con gomma media. Sfortunatamente per il monegasco, però, il suo lavoro sul tracciato di Sakhir si è concluso anzitempo, dato che è stato costretto a parcheggiare la sua SF21 all’esterno di curva 4 (esattamente laddove qualche mese fa, nelle primissime fasi del GP di Sakhir, era andato a contatto con Sergio Perez, auto-eliminandosi). Un punto che, evidentemente, porta poca fortuna al classe 1997 che, ad ogni modo, torna con le lancette del proprio orologio a 12 mesi fa quando, a Barcellona (dove si svolgevano i test 2020) la sua vettura dava i primi segni di cedimento a livello di affidabilità. Quando, al termine della prima mattinata di prove, il team ti chiede di spegnere tutto per evitare guai peggiori, non si tratta propriamente del mondo giusto di dare il via alla stagione. Il problema è stato capito e risolto, ma il primo campanello d’allarme è squillato.

Passando al turno del pomeriggio, Carlos Sainz ha potuto fare il suo debutto ufficiale sulla monoposto con il Cavallino Rampante stampato sulla livrea. Non nello scenario ideale, dato che la sabbia sembrava avvolgere il circuito come se fosse nebbia ma, ad ogni modo, lo spagnolo ha potuto rompere il ghiaccio con la Rossa. Per l’ex Renault e McLaren sono arrivati 57 giri con la migliore prestazione di 1:31.919, per un quinto posto assoluto. Il suo distacco da Max Verstappen (dominatore di questo day-1 in 1:30.674 con una Red Bull apparsa davvero in palla) ammonta a 1.245 secondi, mentre il suo vicino di box accusa addirittura 2.568.

Come viatico non si può certo parlare di fuochi d’artificio in casa Ferrari ma, oggettivamente, oggi il team emiliano non ha minimamente forzato. Il lavoro è stato fatto sempre con carico di benzina e senza pensare troppo al cronometro (dopo i 100 chilometri del filming day di ieri, giova ricordarlo) provando a badare al sodo. Dalla giornata di domani, con molta probabilità, vedremo qualcosa in più da parte dei due piloti ferraristi, magari provando anche la prima gomma soft del loro 2021. Al momento il gap nei confronti dei primi della classe (tra cui, appare assurdo dirlo, non possiamo citare la Mercedes, grande assente di giornata) risulta ampio, sia sul giro secco sia, soprattutto, sul passo gara. Rimangono due giorni e 16 ore complessive di lavoro che la scuderia di Maranello dovrà sfruttare al massimo, perchè di strada da recuperare ce n’è eccome.

La SF21 sembra nata sotto una stella migliore rispetto alla vettura edizione 2020, non che ci volesse una impresa, ma gli aspetti nei quali crescere sono veramente numerosi. Il tempo stringe, anzi è veramente ridottissimo. Le basi solide non esistono, e sono tutte da creare. Da Mattia Binotto in giù servirà un lavoro certosino in questi giorni per presentarsi al via della stagione in condizioni accettabili. Per il momento la Ferrari non può essere della partita, ma la voglia di emergere c’è. Non solo dalla sabbia del Bahrain, ma anche da una lotta che, da troppo tempo, non vede protagonista la Rossa.

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