Vela
America’s Cup, Luna Rossa “bombardata” e “distrutta”. I media Kiwi esagerano, ma siamo 3-3…
Luna Rossa-Team New Zealand 3-3. Questo è il punteggio della contesa che mette in palio la America’s Cup. Nella baia di Auckland regna una parità totale tra i due equipaggi, nessuna delle due squadre è riuscita a operare l’allungo e abbiamo assistito a un continuo botta e risposta nelle prime tre giornare di regata. Team Prada Pirelli si è portata avanti per 2-1 e per 3-2 con vento leggero, ma in entrambe le occasioni i Kiwi sono riusciti ad acciuffare il pareggio e a frenare il tentativo di allungo della flotta italiana.
Il confronto si sta rivelando decisamente combattuto e avvincente, a differenza di quello che pensavano i padroni di casa alla vigilia della competizione sportiva più antica al mondo: il Defender, supportato dai media locali, pensava di dominare e di imporsi agevolmente, invece si è trovato di fronte un avversario rispettabilissimo che si sta giocando tutte le sue carte e che lo sta mettendo seriamente in difficoltà.
Il tabellone parla di parità, in mare sono emersi valori sostanzialmente molto vicini (forse New Zealand è un po’ più veloce, ma le partenze sono cruciali), ma i media neozelandesi insistono con i loro attacchi nei confronti dell’avversario che sta cercando di espugnare il Golfo di Hauraki, uno dei templi sacri dello sport mondiale (come il Maracanà per il Brasile calcistico e l’Eden Park per gli All Blacks di rugby). Già prima dell’inizio della contesa i media locali erano stati un po’ arroganti, affermando con sicurezza di vincere a mani basse. Negli ultimi due giorni, nonostante l’equilibrio perdurante, si sono esaltati per i netti successi ottenuti da Peter Burling e compagni in gara-4 (circa 800 metri di vantaggio, 1’03” di margine) e in gara-6 (1’41” al traguardo, nell’ordine del chilometro e mezzo).
Ieri si era espresso Mark Orams, apprezzatissimo Professore della Auckland University of Technlogy, rinomato esperto di vela che offre la propria consulenza a NZ Herald, la principale testata giornalistica della Nuova Zelanda. Le sue parole erano state secche: “Questa è come una distruzione… 800 metri di vantaggio. Sembra che Team New Zealand riesca a condurre la barca con grandissima facilità, è in grande sintonia nel farlo“.
Luna Rossa distrutta (sul 2-2…). Oggi è stato Stephen McIvor, uno dei volti televisivi più noti a quelle latitudini, a infierire in maniera lapidaria: “Team New Zealand ha sganciato una bomba su Luna Rossa“. Una bomba, sul 3-3… Dichiarazioni che lasciano pensare a un dominio, quando invece la situazione è ben diversa. Attacchi frontali durissimi, a cui giustamente Team Prada Pirelli non risponderà, come ha sempre fatto in questi mesi (ci avevano provato anche statunitensi e britannici). Conterà parlare in mare. Luna Rossa “distrutta” e “bombardata”, a loro dire. Ma il punteggio è di 3-3… Chi vince sette regate conquista la America’s Cup ed è tutto apertissimo.
Credit: America’s Cup Press