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Sci di fondo: Krueger batte Holund e Burman nella 50 km in Engadina. Giù dal podio Klaebo e Bolshunov, 28° Salvadori

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Finisce ancora sotto il segno della Norvegia la 50 km a inseguimento a tecnica libera dell’Engadina, in Svizzera, ultima gara in assoluto di tutta l’inverosimilmente complicata stagione di Coppa del Mondo di sci di fondo 2020-2021. A vincere è infatti Simen Hegstad Krueger, con il tempo di 2:10’41″4 e una vigorosa azione finale con cui si mette alle spalle sia il connazionale Hans Christer Holund (a 1″2) che lo svedese Jens Burman (a 3″): quest’ultimo è al primo podio della carriera in Coppa del Mondo a 26 anni.

La gara si caratterizza per la formazione praticamente immediata di un gruppo di dimensioni rilevanti. Alexander Bolshunov, infatti, alla partenza non forza e quello che segue è un viaggio appassionato tutti insieme per un’ora e un quarto, in sostanza metà gara. Il primo a muoversi è il russo Alexey Chervotkin, che prende presto una trentina di secondi di vantaggio con il plotone che si spezza in quattro tronconi ben distinti.

Quando i norvegesi, risolto anche il problema di Bolshunov quale ostacolo al tentativo di recupero, si mettono davanti, fanno sì che Chervotkin resti sì davanti, ma sempre con 10-15 secondi di vantaggio, e questo stato delle cose dura fino a 5 km dal termine. Passa poco tempo e Bolshunov inizia ad aumentare il ritmo, proprio quando alcuni che si sono staccati dal secondo gruppo iniziano a rientrare nel primo.

L’azione decisiva, però, la organizza Holund, che si trascina dietro, oltre al maggiore dei russi, anche Krueger e Nyenget. Johannes Klaebo perde contatto, e poco dopo anche il vincitore della Coppa del Mondo deve alzare bandiera bianca. Arrivano al traguardo in tre, con la volata descritta, mentre Klaebo recupera fino al quarto posto, ma non riesce ad andare oltre finendo a 13″. Quinto finisce Paal Golberg a 14″7.

Completano la top ten Bolshunov a 17″7, il norvegese Martin Loewstroem Nyenget a 19″1, il connazionale Erik Valnes a 21″5, l’indomabile svizzero Dario Cologna a 24″9 e lo svedese Oskar Svensson a 33″1.

Il capitolo italiani è in chiaroscuro, con Giandomenico Salvadori unico a punti a 2’08″3 dal vincitore. Federico Pellegrino fa quel che può, ma è 32° e, com’era prevedibile, non può mantenere il punto di vantaggio su Klaebo che lo poneva al terzo posto nella graduatoria di Coppa del Mondo. Per lui un ritardo di 2’53″1. Condizionato dalla rottura di un bastone è invece Francesco De Fabiani, che termina 51° a 5’56″5; 52° a 5’59″1 chiude, infine, Stefano Gardener.

Foto: LaPresse

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