Formula 1
F1, le parole di Valtteri Bottas: “Ordini di scuderia? Dopo Sochi 2018 ho pensato al ritiro”
La stagione 2021 della F1 sta per iniziare, eppure c’è chi in questi giorni è voluto tornare su un episodio del passato e sulla sua identità motoristica spesso avvicinata a quella di un “maggiordomo”.
E’ il caso di Valtteri Bottas che, da secondo pilota della Mercedes, è stato spesso accusato dall’opinione pubblica di essere troppo servile nei confronti della scuderia tedesca e di Lewis Hamilton.
Nella terza stagione di “Drive to Survive”, rilasciata da Netflix in queste ore, il pilota finlandese si è così espresso tornando sulla gara di tre anni fa svoltasi in Russia, nella quale Bottas fu “costretto” a mettersi totalmente al servizio dei suoi datori di lavoro: “Sochi 2018 fu una gara piuttosto difficile da accettare. Ero abbastanza arrabbiato e ho pensato: ‘Perché lo faccio?’. Per qualche momento mi è venuto in mente di mollare, di arrendermi. Proprio al termine della gara mi dissi che non lo avrei rifatto di nuovo. Se il tuo compagno vince e tu sei secondo, senti di aver perso”.
Poi ha proseguito: “So di esser stato un secondo nel passato, ma voglio dimostrare di essere più che un secondo pilota. Nella squadra, anche se non lo ammetterebbero, incoscientemente hanno un numero uno e un numero due. A volte i membri della squadra hanno dovuto chiedere a sé stessi: ‘Stiamo trattando allo stesso modo Lewis e Valtteri?’”.
Uno spaccato che, per alcune cose, fa realmente capire come fossero chiaramente settate le gerarchie nel box della scuderia di Toto Wolff.
FOTO: Lapresse