MotoGP
Valentino Rossi: “Se sarò competitivo continuerò a correre. Il Covid mi ha fatto scoprire la solitudine”
Il Motomondiale 2021 sta scaldando i motori in vista di domenica prossima. Il 28 marzo ci sarà la prima partenza stagionale in Qatar, dove comincerà la caccia al titolo vinto lo scorso anno da Joan Mir. In griglia ci sarà nuovamente Valentino Rossi, alla stagione numero 26 della sua lunghissima carriera con la Yamaha griffata Petronas ma con un trattamento da ufficiale. Il dottore è stato intervistato dal quotidiano ‘La Repubblica‘, rivelando la visione del suo prossimo futuro agonistico: “Ufficialmente il contratto è per un anno, ma il mio obiettivo è correrne ancora due. Dipenderà da come vanno nel cose nel 2021; se mi diverto, lotto per vincere o per il podio, se resto tra i primi 5, allora continuo. Altrimenti non varrebbe più la pena rischiare così tanto”.
Con l’orologio biologico che va avanti, quelli che una volta erano suoi ammiratori o ‘alunni’ come Franco Morbidelli, Francesco Bagnaia e Luca Marini sono adesso suoi avversari in pista. Ma Valentino la prende con filosofia: “Sono con Franky, poi Luca, mio fratello. E Pecco, uno dei miei ‘studenti’. È troppo divertente, è come andare a giocare a calcetto con gli amici, solo che noi corriamo in pista”. Un pensiero va anche a Marc Marquez, su cui le nubi sulla sua partecipazione al GP di domenica non si sono ancora diradate. Rossi però sembra sicuro: “Il suo rientro non mi cambia nulla. Secondo me lo vedremo dalla prima gara. Presto sarà più forte di prima. Ma in sua assenza, gli altri ragazzi sono cresciuti molto. E non hanno più paura di lui”.
Rossi ha raccontato la sua esperienza con il Covid-19: “Respiravo abbastanza bene. Mia madre era spaventata ma eravamo attentissimi, mi lasciava da mangiare e scappava via: se lo è preso anche lei, poverina. È stata dura perché ero isolato da tutto. Io, che da quando sono nato è sempre una festa, perché chiunque incontro mi sorride e mi sembra di portare allegria: mi sono sentito un appestato. Un diverso. Credo di aver capito cosa sia la solitudine: non mi era mai successa una cosa del genere“.
Il numero 46 conferma anche di essersi sottoposto alla prima dose del vaccino: “È vero, siamo dei privilegiati. È successo in Qatar, dove eravamo all’inizio del mese per i test: merito di un accordo tra il governo locale e i gestori del motomondiale. Con la prima dose non ho sentito nulla. La seconda la faccio sempre a Doha dopo la seconda gara, ai primi di aprile. Dicono che per chi è stato contagiato può esserci qualche piccola reazione: non mi interessa, è troppo importante“.
E, rimanendo sulla stessa lunghezza d’onda, esorta anche gli italiani a vaccinarsi: “Spero che lo facciano tutti e al più presto. Penso gli anziani. E ai miei genitori, che ormai cominciano ad avere una certa età. Ma anche ai ragazzi. Perché questa storia ci sta logorando. Noi della MotoGp possiamo almeno portare un pizzico di gioia, leggerezza: siamo come il calcio e la F1, un intrattenimento. La gente quando mi vede mi vuole bene perché ho fatto passare loro un sacco di domeniche belle. E ora ne avrebbe bisogno”.
[sc name=”banner-article”]
Foto: Lapresse