Sci Alpino
Sci alpino: “Federica Brignone ha sofferto nel vedere le compagne festeggiare”. Il parere di Ninna Quario
Si è conclusa ieri con un quarto posto nel gigante alle Finali di Lenzerheide, in Svizzera, una stagione di Coppa del Mondo non del tutto convincente per Federica Brignone. L’azzurra, reduce dall’esaltante 2020 che l’ha vista conquistare la sfera di cristallo, non è riuscita a confermarsi, trovando sensazioni alterne con il passare delle settimane (da sottolineare anche la bellissima vittoria in SuperG in Val di Fassa).
Al termine dell’ultima prova sono arrivate dichiarazioni shock da parte della trentenne: “Spero di non fare un’altra stagione del genere, sono contenta di come l’ho chiusa perché ho lottato con la stanchezza e la poca motivazione, oggi non me ne fregava davvero nulla. Ho davvero bisogno di staccare e spero di ritrovare presto la motivazione per allenarmi, perché fare gare in questo modo ha poco senso. Ci vuole un cambiamento nella mia testa, altrimenti non so se mi rivedrete il prossimo anno. Non è detto che sia al cancelletto, anche se sono fiduciosa di ritrovarmi”.
Stamattina è arrivato, sulle pagine del Corriere dello Sport, il commento sulle parole di Federica da parte della mamma Ninna Quario: “Ha patito tutta la stagione, come ha sempre detto. In più, in questi giorni, ha sofferto un po’ di più perché ha visto le compagne festeggiare, per quanto senza pubblico, le rispettive coppe a bordo pista, cosa che lei non ha potuto fare in passato, ricevendo le tre sfere di cristallo per posta e senza cerimonia”.
Sull’annata: “Non era serena ma comunque ha fatto una grande stagione. Voleva dimostrare qualcosa ai detrattori. Questo è stato un aspetto che Fede ha patito molto, mettendosi addosso più pressioni”.
Possibilità di creare un team privato per evitare tensioni con le compagne: “So che tante volte preferisce allenarsi per conto suo”. Sulla possibilità di un addio prima della stagione olimpica: “Non ne ho idea, ma spero proprio di rivederla, perché so che le piace tanto sciare e fare le gare. La vita da atleta la puoi apprezzare soltanto se riesci a godertela come un privilegio, altrimenti meglio smettere se le sensazioni sono negative”.
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Foto: Lapresse