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MotoGP, Sete Gibernau: “Le condizioni di Marquez influenzeranno il Mondiale, orgoglioso delle mie sfide con Valentino Rossi”

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Il conto alla rovescia sta per terminare e il Mondiale 2021 di MotoGP è prossimo a cominciare. Nel weekend del 26-28 a Losail (Qatar) si correrà per il primo round iridato e le attese non mancano. Si prospetta un campionato con tante incertezze e capire chi possa conquistare l’iride è davvero molto complicato.

In primis, tiene banco il ritorno dello spagnolo della Honda Marc Marquez. L’iberico, costretto a stare fermo praticamente tutta la stagione scorsa per l’incidente della prima prova del Mondiale a Jerez de la Frontera (Spagna), sembra essersi messo finalmente alle spalle i problemi al braccio destro ed è tornato a girare. Le risposte dal suo fisico sono confortanti. Non si sa ancora se l’asso nativo di Cervera sarà al via del primo fine settimana iridato, ma indubbiamente il suo recupero andrà ad alterare gli equilibri.

A esprimere questi concetti è stato l’ex pilota della classe regina Sete Gibernau, in un’intervista alla Gazzetta dello Sport: “La scorsa stagione è stata particolare. C’è stato il problema Covid che ha colpito un po’ tutti. È stata una situazione nuova e poi è arrivato l’infortunio di Marc Marquez. Di fronte a quell’episodio ogni protagonista ha reagito diversamente perché non c’era un vero e proprio leader. Sembrava che nessuno volesse vincere il Mondiale (ride, ndr). Tutti avranno pensato di potercela fare. Marquez ha trasmesso la pressione agli altri piloti. Tanti dicono di non sentirla, ma non è vero: l’assenza di Marc lo ha dimostrato. Quelli che, teoricamente, avrebbero dovuto vincere, come Vinales, Quartararo e Dovizioso, non ci sono riusciti. Vuol dire che quella pressione c’era”, le parole di Sete.

Campionato della stagione passata con un successo inatteso, ovvero quello del pilota della Suzuki Joan Mir. Sarà interessante capire come saprà reagire lo spagnolo in una situazione di questo genere: “Non so cosa passerà per la testa di Mir: potrebbe accettare di non avere pressione addosso o caricarsi ulteriormente per dimostrare di poter battere anche Marc. Sicuramente guidare con i pensieri è molto diverso rispetto a una situazione di massima serenità. A volte, pensare troppo gioca brutti scherzi”, la riflessione di Gibernau.

Immancabile poi il riferimento a quanto accaduto nel suo percorso agonistico e ai confronti molto serrati con Valentino Rossi, che ancora è lì a confrontarsi con centauri molto più giovani: “Ognuno ha la sua maniera di dare il meglio di sé. Rossi ha il suo modo di gestire la carriera e prende alcuni episodi molto sul personale. Siamo diversi, ma ripeterò sempre che per me è stato un onore e un piacere lottare contro il miglior Valentino. È stato bellissimo, lo rispetto molto“.

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Foto: LaPresse

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