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MotoGP, Marc Marquez puó vincere (o dominare…) il Mondiale anche saltando le prime due gare

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Anche se non c’è, il fulcro di ogni discorso inerente alla MotoGP non può che partire in questo modo: “Ma se Marc Marquez…”. Fino a qualche settimana fa la domanda si completava con punti di domanda riguardanti le sue condizioni fisiche, quindi negli ultimi giorni ci si chiedeva se sarebbe davvero stato in grado di prendere parte all’esordio di Losail, mentre ora il tutto è stato proiettato verso il futuro. Verso ciò che avverrà quando il Cabroncito tornerà effettivamente a competere nel Motomondiale.

Dopo averlo visto impegnato in due sessioni di test privati, prima a Barcellona, quindi a Portimao, sembrava davvero che il sei volte campione del mondo della classe regina potesse tentare l’azzardo di prendere parte al Gran Premio del Qatar. Notizia di ieri, invece, lo spagnolo ha dovuto rinunciare, seguendo il consiglio dei medici. MM, quindi, non sarà in sella alla sua Honda RC213V sul tracciato posizionato nel deserto vicino alla capitale Doha. Lo rivedremo, con molta probabilità, nel terzo appuntamento stagionale, proprio a Portimao,  per il Gran Premio del Portogallo del 18 aprile.

Proviamo a fare qualche conto rapido. Dopo circa 9 mesi trascorsi da quel (tristemente) famoso incidente di Jerez de la Frontera, dopo 3 operazioni al braccio destro infortunato, dopo 2 test privati e quindi, nessuna comparazione con i rivali, Marc Marquez dovrà dare il via alla sua annata con due gare di ritardo rispetto agli avversari. 50 punti sul piatto già svaniti. Con tutte le difficoltà che abbiamo già elencato, anche questo fardello sarà da sommare. Non certo una situazione semplice per il catalano che, tuttavia, non è certo un pilota che si faccia abbattere da questi aspetti.

In carriera ha dimostrato, più e più volte, di sapersi esaltare nelle criticità e, spesso, di dominare la scena, non lasciando che le briciole al resto del gruppo. Per pensare di vincere questo titolo 2021 (nel caso si tratterebbe di una impresa epocale, non ci sono altri modi per descriverla) il nativo di Cervera dovrà superarsi sotto due punti di vista. In primo luogo dovrà, pronti, via, presentarsi in sella alla sua modo al massimo livello di condizione fisica. Oggettivamente non potrà essere al 100% dopo un break così lungo, ma dovrà cercare di bruciare le tappe e avvicinarsi al top nel breve volgere di qualche gara. In secondo luogo avrà la necessità di tornare il centauro dominante che abbiamo visto fino al terribile incidente di Jerez. Serviranno tanti punti, contro una pletora di rivali mai così agguerriti, con una moto tutta da conoscere.

Nella sua carriera il ventottenne iberico ha spesso conquistato l’alloro iridato con distacchi abissali rispetto agli inseguitori, per cui sarà questo il suo imperativo. Per sognare di vincere questo Mondiale, MM dovrà macinare vittorie e punti. Recuperare in fretta il gap iniziale di pari passo con il recupero fisico. Più facile a dirsi che a farsi, certamente, ma il piano per il portacolori della Honda dovrà essere questo. Conoscendo il Cabroncito l’adrenalina scorrerà a fiumi nelle sue vene. Già questo ritorno in pista sarà una scintilla non di poco conto per lui, figuriamoci il sogno di ripresentarsi in griglia e andare alla caccia di questo titolo. I rivali sono avvertiti. Se, infatti, lo spagnolo dovesse tornare a Portimao e, sin da subito, si mettesse di nuovo a vincere con regolarità, la botta al morale dei suoi rivali sarebbe tremenda e, statene certi, Marc Marquez è il primo a saperlo…

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Foto: Lapresse

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