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Musicisti che sono grandi sostenitori del CBD

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Sebbene sia stato scoperto negli anni ’40, solo ora stiamo riconoscendo il vero potenziale del CBD e che sta davvero prendendo d’assalto il mondo.  

L’alternativa della medicina derivata dalla cannabis ha fatto tra l’altro più notizia negli ultimi anni che ci preoccupiamo di contare con innumerevoli resoconti personali e aneddoti che vantano le incredibili capacità del nuovo composto miracoloso.   

Infatti, sembra che tutti e chiunque stiano usando e sostenendo l’uso del CBD per una miriade di diversi benefici per la salute, condizioni e praticamente qualsiasi altra cosa a cui si potrebbe pensare. Dal proprio vicino di casa di cui non ci si ricorda magari nemmeno il nome ad alcune delle più grandi star della musica, il CBD è ormai una tendenza irrefrenabile ed è utilizzato anche da famosi musicisti italiani.  

 

Il CBD amato dal rapper Drake 

Tra i grandi sostenitori del CBD esteri va segnalato il rapper Drake. Per chi non lo conoscesse, si tratta di un cantante, compositore, produttore e attore che non si è dichiarato estraneo agli affari e che esalta le capacità del CBD in grado cioè di avergli innescato qualcosa di positivo nel cervello favorendone la composizione di alcuni brani di successo internazionale.   

 

La cannabis e il cantante Snoop Dogg  

Volendo stilare una lista di cantanti che si possono annoverare tra i più grandi sostenitori del CBD, in cima alla classifica c’è senza alcun dubbio Snoop Dogg (rapper, attore e produttore discografico statunitense).  

Infatti, è incredibilmente noto per la sua storia d’amore con la cannabise che ha reso la pianta una parte enorme del suo marchio da quando ha pubblicato il suo primo album nel lontano 1993.  

Da allora, Snoop ha iniziato a risplendere e a raggiungere i vertici dellhit parade internazionali. Cosa usa? Beh, di tutto. Dagli oli al CBD, alla cannabis, agli eliquid con CBD per vaporizzatori. 

 

Jay Z e il rapporto con la cannabis 

Dopo una carriera musicale di incredibile successo, Shawn Corey Carter al secolo il cantante conosciuto come Jay Z, si è avventurato in tutto, dalle linee di abbigliamento, alle bevande, agli immobili, alle squadre sportive e alle etichette discografiche per accumulare un patrimonio netto di oltre $ 1 miliardo.  

Non sorprende quindi che la celebrità abbia immediatamente visto il potenziale dei prodotti CBD; infatti basti pensare che nel 2019 ha firmato un accordo con la società di cannabis Caliva con sede in California e di cui ne è diventato il Chief Brand Strategist influenzando e non poco la direzione creativa del marchio. 

 

La posizione dei musicisti italiani sul CBD 

Nell’anno 2003 ovvero nel periodo in cui come vice premier del governo italiano c’era Gianfranco Fini, iniziò il lungo dibattito in merito all’uso di CBD da parte dei musicisti italiani. Il politico infatti, parlando delle rock band nostrane, asserì che i cantanti di questo genere musicale dovevano riflettere prima di dare certi messaggi, sostenendo tra l’altro che drogarsi in qualche modo è un diritto 

A seguito di tali dichiarazioni, gran parte dei musicisti italiani risposero indirettamente ma in modo esplicitoInfatti e a giusta ragione chiesero al premier Fini di fare la distinzione tra le droghe leggere e quelle pesanti, poiché la comparazione era del tutto inappropriata.  

L’argomento diede tra laltro lo spunto per proporre la legalizzazione della marijuana che oggi in tal senso a fatto passi da gigante nel nostro paese, visto che la cannabis light lo è a tutto tondo. A dimostrazione di questa che possiamo definire una svolta epocale, basta sottolineare che a sottoscrivere il documento ci furono cantautori come Vasco RossiGuccini, Venditti e il compianto Dalla 

Alla lista si aggiunsero poi anche Fiorella MannoiaLaura Pausini, Irene Grandi, Zucchero Fornaciari e Ligabuegiusto per citare alcuni dei più noti musicisti italiani.  Ancora oggi tutti e insieme a tanti altri di nuova generazione, sostengono che mettere sullo stesso piano la marijuana e le droghe pesanti è sbagliato.  

Foto: Shutterstock.com

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