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Nuoto
Nuoto, Simona Quadarella: “A Tokyo voglio regalare qualcosa di bello agli italiani. Preferisco le gare in rimonta”
Simona Quadarella e le Olimpiadi di Tokyo 2021. L’azzurra, dopo un 2020 molto problematico costellato dalle difficoltà del lockdown e dalla poco gradita positività al Covid-19, sembra essersi messa tutto alle spalle.
L’atleta romana, infatti, da gennaio 2021 ha ripreso a lavorare con continuità e le sensazioni sono state sempre più confortanti. A dimostrazione di ciò è arrivato anche in maniera un po’ inaspettata il nuovo record italiano dei 1500 stile libero in vasca corta di 15’29″74, prima donna nel Bel Paese ad abbattere il muro dei 15’30”.
Una prestazione che sicuramente fa sorridere la nuotatrice tricolore, in vista degli Assoluti primaverili (31 marzo-3 aprile) e degli Europei di Budapest (Ungheria), previsti dal 10 al 23 maggio, manifestazioni nelle quali l’atleta si aspetta di ottenere crono importanti, avendo già in tasca il pass a Cinque Cerchi nei 1500 sl, distanza nella quale è campionessa del mondo in carica.
“Non ho avuto conseguenze fisiche, se non per lo stop e gli allenamenti a singhiozzo. Da gennaio è andata sempre meglio“, le parole di Simona nell’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport. Gli obiettivi sono ambiziosi, come si suol dire, e nella rassegna continentale le intenzioni sono quelle di confermarsi ad alto livello, come nel 2018 a Glasgow dove seppe imporsi nei 400, 800 e 1500 sl: “Voglio arrivarci preparata bene per avere le idee chiare sull’evento più importante“.
Target più importante che ovviamente sono le Olimpiadi e il lavoro è stato ed è anche tecnico: “Ho lavorato sulla bracciata per renderla meno dispendiosa. Ora ne faccio 18 rispetto alle 20 di prima ogni 25 metri. L’effetto si è visto sul record italiano nei 1500 sl in vasca corta. Parlando poi del confronto con l’asso americano Katie Ledecky: “Io vorrei fare una gara in rimonta: si soffre di meno ed è più avvincente rispetto ad andare davanti e non vincere. Il ritmo della Ledecky è duro da reggere all’inizio“.
Non è un momento facile per tutti perché la pandemia non guarda in faccia nessuno e lei ha potuto provarlo sulla propria pelle: “Vorremmo regalare qualche momento di gioia agli italiani. In tanti si danno da fare per mettere il Paese in sicurezza: la situazione a volte migliora altre peggiora. Noi atleti cercheremo di offrire momenti divertenti. Il vaccino? Spero di farlo il prima possibile, al massimo entro 2 mesi spero possano chiamare anche noi atleti non militari. E’ questa la soluzione migliore per noi che andremo a Tokyo, anche perché avremo trasferte come quella di maggio agli Europei di Budapest“, ha aggiunto l’azzurra.
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Foto: LaPresse