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Sochi 2014: Carolina Kostner per l’unica medaglia che le manca

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Con le sue cinque medaglie mondiali e nove medaglie europee, Carolina Kostner è chiaramente la pattinatrice italiana più titolata di sempre, ed una delle più vincenti del vecchio continente. Ma, nel suo palmarès, c’è un’assenza che pesa: quella di una medaglia olimpica.

Per prima cosa, va ribadito che una medaglia olimpica ha un valore inestimabile per gli atleti, ma soprattutto per l’esposizione mediatica dell’evento e per la celebrità che ne consegue, mentre dal punto di vista meramente tecnico e sportivo vincere una medaglia olimpica non è più difficile che vincerne una ai Mondiali: con il suo oro del 2012, ma anche con due argenti e due bronzi, la Kostner ha già dimostrato più volte di essere tra le più forti del mondo nella sua disciplina, ma per ora le porte dell’Olimpo le si sono sempre chiuse in faccia.

Nel 2006, alla sua prima esperienza olimpica, si presentò dopo aver vinto un bronzo mondiale ed uno europeo, e si classificò nona: un piazzamento che, sebbene le aspettative fossero elevate allora fu visto come quasi normale per una giovanissima atleta che si trovava per la prima volta a pattinare ai Giochi Olimpici, per di più davanti al pubblico di casa.

Diversa fu l’esperienza di Vancouver 2010, dove Carolina arrivò da campionessa europea e fu protagonista di un vero disastro, chiudendo addirittura sedicesima, il suo peggior risultato di sempre in una grande manifestazione.

Quella di Soči 2014, come lei stessa ha ammesso, sarà probabilmente la sua ultima apparizione olimpica, e di conseguenza l’ultima possibilità di colmare quel vuoto nella sua bacheca dei trofei. Riuscirvi, però, sarà una vera impresa: se già si sapeva che Mao Asada e la campionessa in carica Yu-Na Kim sarebbero state delle avversarie più che ostiche, l’esplosione delle giovani russe complica ancora di più il compito dell’azzurra.

* Yu-Na Kim potrebbe ritirarsi dopo questa stagione

Adelina Sotnikova e Julija Lipnitskaja, infatti, erano già segnalate come due talenti cristallini, ma in pochi pensavano che si sarebbero affermate così presto a questo livello. Dalla loro, poi avranno anche il pubblico russo, mentre un aspetto da non sottovalutare sarà quello emozionale: un po’ come Carolina nel 2006, anche le due giovanissime rappresentanti della Federazione potrebbero non avere ancora le spalle abbastanza grandi per sopportare il peso della tensione.

* Russe troppo forti, Carolina Kostner è bronzo!

La Kostner, che invece ne ha già vissute di tutti i colori, saprà certamente sfoderare la sua classe sul ghiaccio, come fa da oramai quasi dieci anni, ma l’impressione è che la possibilità di salire sul podio non dipenda solo da lei, ma, se i valori in campo saranno gli stessi di Budapest, molto dipenderà dalle prestazioni delle russe.

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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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