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Ciclismo
Gand-Wevelgem 2021, Wout Van Aert: “E’ una gara imprevedibile, ma ho buone gambe e il Kemmelberg è perfetto per me”
Wout Van Aert è il principale favorito dell’odierna Gand-Wevelgem. La grande classica fiamminga presenta un tracciato aperto a mille soluzioni, ma Van Aert ha le qualità per vincere sia in caso di corsa selettiva sia in caso di gara blanda. Il belga è capace di battere anche corridori come Sam Bennett e Tim Merlier in una volata di gruppo e sui muri è uno dei più forti. In particolare l’erta regina della gara, il Kemmelberg, come si è già visto sia nel 2019 che nel 2020, è forse, in assoluto, una delle salite più adatte a Van Aert.
Il grande problema del fiammingo è che ha al suo fianco una Jumbo-Visma che non sembra essere in grado di supportarlo nel caso i team avversari facciano corsa dura. Due giorni fa, all’E3 di Harelbeke, Van Aert si è ritrovato isolato già a sessanta chilometri dal traguardo ed è stato stritolato dalla morsa della Deceuninck-Quick Step.
Poco prima della partenza, Van Aert è stato intervistato e ha parlato della gara odierna. Queste le sue parole riportate da Wielerflits: “Sarà una gara molto complicata, anche perché ci sarà vento forte e diversi tratti del tracciato sono esposti alle folate. Il Kemmelberg è una salita che mi piace molto e si addice alle mie caratteristiche, poiché è breve e molto ripido. Il problema è che non è un muro su cui è facile fare il vuoto. La Gand-Wevelgem è sempre una gara molto difficile da interpretare, ma mi sono riposato bene e ho buone gambe“.
La Gand-Wevelgem, tra l’altro, negli ultimi due anni è stata teatro di grandi battaglie tra Van Aert e il suo storico rivale Mathieu van der Poel. Proprio nel 2020, inoltre, i due finirono per danneggiarsi a vicenda e favorire Mads Pedersen che conquistò la gara. Quest’anno, però, il fuoriclasse neerlandese non sarà al via e questa non è necessariamente una buona notizia per Van Aert. Van der Poel, infatti, è sovente l’alleato più prezioso per il belga contro la superiorità numerica degli uomini della Deceuninck-Quick Step.
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Foto: Lapresse