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Alberto Contador pensa al passaggio della Eolo-Kometa nel World Tour: “Vogliamo reclutare altri corridori di qualità”

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Crescono sempre di più le ambizioni della Eolo-Kometa, la nuova realtà Professional targata Italia della coppia d’oro formata da Alberto Contador e Ivan Basso. A pochi mesi dal debutto, la compagine di matrice varesina si è già messa ben in mostra dalla prima all’ultima gara finora disputata. La vittoria non è ancora arrivata, ma ci sono tutti i presupposti per poter ambire a grandi traguardi. Sempre presenti nelle fughe, negli attacchi decisivi, i ragazzi di azzurro vestiti stanno reagendo davvero bene, soprattutto in prospettiva del grande appuntamento stagionale, il Giro d’Italia.

Una realtà apparsa decisamente interessante sin dalle sue prime presentazioni quella della Eolo-Kometa, contraddistinta da un mix di corridori esperti come Francesco Gavazzi e Manuel Belletti, e giovani talenti promettenti del calibro di Alessandro Fancellu, Samuele Rivi, Alejandro Ropero (per citarne alcuni). Il tutto sotto il pieno controllo di Contador, fondatore della Fundación Alberto Contador, dello Sport Manager Ivan Basso, e del General Manager Francisco Contador, che hanno costruito questa nuova squadra in ogni suo minimo particolare.

Da Continental a Professional in soli tre anni, i sogni dei fratelli Contador e di Ivan Basso non si fermano qui. E se già l’arrivo dello sponsor principale Eolo ha favorito questo grande salto di qualità, è innegabile il fatto che con qualche altra aggiunta non si riesca a puntare ancora più in alto. Di fatti, lo stesso Contador, intervenuto nella diretta di Eurosport España in occasione del Giro di Catalogna, non ha minimamente nascosto altri possibili progetti futuri, a cui si sta già pensando in prospettiva della prossima stagione.

“Speriamo di trovare un altro sponsor per aggiungere e reclutare corridori di qualità – ha dichiarato El Pistolero, vincitore di tutti e tre i grandi giriSarà sicuramente possibile il prossimo anno, e stiamo anche pensando alla possibilità, perché no, di fare il salto nella categoria WorldTour. Oltre a ciò, speriamo sempre di poter offrire opportunità ai corridori che compongono la Fundación Alberto Contador affinché diventino professionisti “, ha concluso il campione di Pinto.

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Foto: Lapresse

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